Almanacco del 17 luglio, anno 1429: viene incoronato re di Francia Carlo VII detto anche il Vittorioso o il Ben-servito. Non sarebbe dovuto diventare re eppure l’alto tasso di mortalità medievale lo favorì fino a fargli occupare la posizione più prestigiosa. Un re senza corona durante la guerra dei cento anni.

Carlo era il maggiore degli undici figli di Carlo VI e Isabella di Baviera, l’ultimo maschio, nacque nel febbraio del 1403. Ereditò il titolo alla morte dei tre delfini precedenti, e da lì in poi, manifestate le qualità per governare gli eserciti, si cimentò nella battaglia contro gli inglesi. La sua successione sembrava però tutt’altro che sicura.
Nel 1420 Carlo VI firmò con Enrico V d’Inghilterra il trattato di Troyes che accordava il passaggio della corona francese a quest’ultimo. Il contenuto del trattato sarebbe diventato effettivo solo nel caso avesse avuto luogo un matrimonio. Enrico V dovette sposare la figlia di Carlo VI, allora considerato infermo mentalmente, Caterina. Divenuta regina consorte ella partorì un maschio: il futuro Enrico VI.

Carlo VII ma egli riteneva ingiusta la decisone prese dal padre malato, che favoriva così le pretese al trono di un principe “straniero”. La morte di Carlo VI gettò i nobili nella confusione: un principe anglo-francese, il supposto figlio legittimo del defunto re e suo nipote.
Parte della Francia era allora occupata proprio dagli inglesi, che sembravano essere i favoriti nella corsa al potere. Qualcosa cambiò nel 1429, quando a risollevare la causa francese intervenne una giovane ragazza. La storia di Giovanna d’Arco diventò leggenda dai tratti macabri.

A risollevare ulteriormente le sorti di Carlo VII in realtà fu sua moglie, che gli consentì di ottenere il supporto della sua famiglia. I francesi vinsero così la battaglia di Patay, e il delfino di Francia poté essere così incoronato, il 17 luglio 1429 a Reims.