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Accadde oggi: 17 giugno

Accadde oggi: 17 giugno

Almanacco del 17 giugno, anno 1944: in Islanda viene ufficialmente proclamata la Repubblica, decade la dipendenza dalla Danimarca. La data del 17 giugno 1944 è una delle più importanti della storia dell’isola nordica. In quel giorno, l’Islanda dichiarò formalmente la propria indipendenza dalla Danimarca, conseguentemente nacque la Repubblica. Questo evento segnò il culmine di un lungo processo di emancipazione nazionale islandese, avvenuto in un contesto fortemente influenzato dalla Seconda guerra mondiale.

Accadde oggi: 17 giugno

L’unione personale con il regno danese durò la bellezza di 26 anni. L’isola preferì il regime repubblicano a quello monarchico, prontamente abolito. Per questa ragione s’istituì una Repubblica parlamentare. I cittadini – non più sudditi – elessero il primo presidente della repubblica: Sveinn Björnsson, già reggente durante gli anni di guerra.

Il tutto accadde entro la suggestiva cornice presentata dal Þingvellir, luogo simbolico in quanto sede dell’antico parlamento islandese (Alþingi) fondato addirittura nel 930 d.C. Luogo affatto casuale, ma anche sulla data non si ebbero chissà quali grandi dubbi. Il 17 giugno era la data di nascita del patriota Jón Sigurðsson (1811–1879), fondatore del movimento nazionalista islandese.

17 giugno antico parlamento islandese

Ma cosa erano Islanda e Danimarca prima del 1944? L’Islanda fu sotto esclusivo dominio norvegese dal 1262, poi sotto quello “danese” dalla fine del XIV secolo (quando Norvegia e Danimarca entrarono in unione personale, atto preliminare dell’Unione di Kalmar, di cui fece parte anche la Svezia).

Dopo secoli di assoggettamento alla corona di Danimarca, nell’Ottocento il vento del nazionalismo soffiò anche sulle gelide lande islandesi. Certamente non si mirò subito all’indipendenza, quanto più ad una considerevole autonomia. Il 1918 fu un anno cardine in tal senso. Un referendum sancì che il legame fra Regno d’Islanda e Regno di Danimarca fosse solo di carattere personale. In poche parole, il re di Danimarca restava sovrano d’Islanda, ma su quest’ultima aveva competenze solo di carattere rappresentativo e militare.

17 giugno re Cristiano X di Danimarca

Il 9 aprile 1940 la Germania nazionalsocialista invase la Danimarca. Con la monarchia danese sotto controllo tedesco, l’Islanda si trovò isolata diplomaticamente. L’Alþingi (parlamento islandese) reagì dichiarando che avrebbe assunto temporaneamente tutte le prerogative della monarchia (reggenza). Il 10 maggio 1940, le truppe britanniche occuparono pacificamente l’Islanda così da evitare che il Reich prendesse il controllo dell’isola.

Dal 1941 in poi, il controllo passò ad un comando congiunto Alleato, con il consenso islandese. Questa occupazione, pur tecnicamente una violazione della neutralità islandese, fu vista da molti come una protezione dall’Asse, e rese evidente che l’Islanda poteva sopravvivere politicamente e economicamente senza la Danimarca.

17 giugno primo presidente repubblica

Dunque si arrivò al 17 giugno 1944. Fu un referendum a decretare con il 90% dei voti a favore la secessione da Copenaghen. L’allora re Cristiano X di Danimarca non poté fare altro che congratularsi con la neonata Repubblica d’Islanda.