Storia Che Passione
Accadde oggi: 13 luglio

Accadde oggi: 13 luglio

Almanacco del 13 luglio, anno 1814: per tramite delle “regie patenti”, re Vittorio Emanuele I di Savoia istituisce il Corpo dei Carabinieri Reali. Il neonato corpo svolge una duplice funzione, militare e di polizia. Infatti i primi incamerati ebbero la prerogativa di difendere lo Stato sabaudo e di preservare l’ordine pubblico. Erano quelli i primi passi di un’istituzione divenuta nel corso di oltre due secoli una delle colonne portanti della sicurezza e dell’identità dello Stato italiano.

Accadde oggi: 13 luglio

Concentriamoci per un attimo sull’anno, che non è affatto banale nel contesto europeo primo ottocentesco. È il 1814, la caduta dell’Impero napoleonico è sancita dall’abdicazione definitiva di Napoleone in aprile (Trattato di Fontainebleau). L’atto apre la strada alla restaurazione dell’antico ordine, che ora si fregia dell’aggettivo “reazionario”. In questo scenario, il Regno di Sardegna rientra in possesso del sovrano legittimo: Vittorio Emanuele I di Savoia, tornato dall’esilio in Sardegna.

Al suo ritorno a Torino, il re si trovò di fronte a un regno profondamente trasformato dai quindici anni di dominazione francese. Le istituzioni, le leggi, l’amministrazione e perfino la mentalità collettiva furono fortemente influenzate dal modello napoleonico. Tra le priorità del nuovo governo restaurato vi fu la ricostruzione dell’apparato statale, incluse le forze dell’ordine, che durante il periodo francese avevano seguito l’organizzazione gendarmeristica d’Oltralpe.

13 luglio regie patenti

Seguendo i due principi enunciati nel primo paragrafo (difesa dello Stato; mantenimento ordine pubblico), il 13 luglio 1814 Vittorio Emanuele I promulga le regie patenti con le quali nasce il Corpo dei Carabinieri Reali. Il nuovo corpo è apertamente ispirato alla Gendarmerie imperiale francese. Anche se il monarca di Casa Savoia, avverso alla gendarmeria transalpina, non vuole accostare il nome del neonato corpo a quello francese. Esso viene pensato fin da subito come un’arma scelta. Con compiti militari e di polizia, dotata di uno status d’élite, sia per rigore che per fedeltà monarchica.

Fin dall’inizio, l’alto comando sabaudo organizza i carabinieri come un corpo militare distinto, con proprie uniformi, gerarchie e sedi. Lo si pose alle dirette dipendenze del re. La struttura iniziale prevedeva compagnie dislocate nei capoluoghi di provincia, un comando operativo centrale a Torino e dei reparti a cavallo, destinati al pattugliamento di aree rurali, montane e periferiche. Il primo generale fu il nizzardo Giuseppe Thaon di Revel.

13 luglio Giuseppe Thaon di Revel

Con i Cento Giorni di Napoleone e l’ultimo sussulto storico del generale corso i piani di restaurazione all’interno del Regno di Sardegna conobbero una brusca frenata. Si riprese a riorganizzare il corpo (non ancora “Arma”) dei carabinieri non appena si concluse la parabola napoleonica. Nel 1815 il Corpo dei Carabinieri Reali poté contare sull’apporto di 1.200 uomini: 490 a piedi e 610 a cavallo, con 100 ufficiali; comandante era il conte Carlo Lodi di Carpiglio.