Si tratta dell’ennesima scoperta relativa all’antico insediamento etrusco-campano, sviluppatosi in questo territorio dagli inizi del IX secolo a.C. fino all’età romana. Durante le indagini archeologiche preventive condotte dalla Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, i ricercatori hanno portato alla luce la tomba numero 10.000, facente parte della necropoli di Pontecagnano già ampiamente esplorata.
![a pontecagnano scoperta la tomba numero 10.000 del V secolo](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/01/a-pontecagnano-scoperta-la-tomba-numero-10-000-del-v-secolo.jpg)
Si tratta di una necropoli della fine del V secolo a.C., frequentata fino alle prime fasi dell’insediamento romano. La maggior parte appartengono al periodo sannitico e danno una chiara immagine del costume funerario dell’epoca. Si notano delle differenze tra i vari sepolcri dovute allo stato sociale, al genere e alla classe d’età dei defunti.
Nello specifico, la “tomba numero 10.000” è un sepolcro a cassa, costruita con tufo grigio campano (e non con il travertino, pietra locale ampiamente utilizzata in questo territorio). La costruzione risulta essere molto accurata: tre blocchi in tufo modanati costituivano la copertura della cassa, realizzata con blocchi perfettamente squadrati. Dalla lunghezza dello scheletro e dalle dimensioni delle ossa, si presuppone che si trattasse di un adolescente. Di lui si conserva molto bene la parte inferiore, mentre le radici e molto probabilmente animali hanno danneggiato la parte superiore.
![tomba foto](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/01/a-pontecagnano-scoperta-la-tomba-numero-10-000-del-v-secolo-1.jpg)
Con lo scheletro sono state ritrovate anche una cintura di bronzo (indossata) e due coppe a vernice nera. Una delle due è una tipica coppa destinata al consumo di vino. Questi sono elementi peculiari del costume maschile dell’epoca: la cintura allude alla sfera bellica; la coppa di vino è un riferimento al simposio. Manca, tra gli oggetti ritrovati, l’arma da lancia, tipica del corredo maschile in società simili.
![tomba foto](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/01/a-pontecagnano-scoperta-la-tomba-numero-10-000-del-v-secolo-2.jpg)
Sul cantiere erano presenti la soprintendente Francesca Casule, il sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara e il funzionario archeologo direttore del Museo di Pontecagnano Luigina Tomay. Con loro la Professoressa Antonia Serritella dell’Università degli Studi di Salerno e Bruno Baglivo, archeologo responsabile dei lavori.