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Foto del giorno: il mondo al di là del muro

Foto del giorno: il mondo al di là del muro

Fotografia di Wilhelm Mann, Berlino Ovest, Repubblica Federale di Germania (BDR), 1961. Una guardia della Germania Est osserva col suo binocolo il settore americano di Neukölln, al di là del neonato muro. L’opera, vincitrice del World Press Photo Award del 1962, racchiude in una sola inquadratura l’essenza visiva e simbolica di un mondo improvvisamente diviso da cemento, filo spinato e ideologie contrapposte.

Foto del giorno: il mondo al di là del muro

Per comprendere appieno il significato della fotografia, occorre tornare al 13 agosto 1961, giorno in cui la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), con il sostegno sovietico, diede avvio alla costruzione del Muro di Berlino. La barriera nasceva formalmente per “proteggere la popolazione dagli elementi fasc.sti provenienti da Ovest”, secondo la propaganda ufficiale della DDR. In realtà, lo scopo era impedire la continua fuga dei cittadini dell’Est verso l’Ovest, che tra il 1949 e il 1961 aveva raggiunto cifre impressionanti – quasi 3 milioni di persone avevano abbandonato la Germania orientale passando per Berlino.

muro fase costruttiva Berlino

Il Muro, lungo circa 155 chilometri, tagliò la città in due, separando famiglie, amici e amori. Berlino Ovest divenne una città-isola, un’enclave democratica circondata dal blocco sovietico. In questo contesto, la guardia di Mann non è soltanto un soldato che sorveglia un confine: è la personificazione del sospetto e della paura, un uomo costretto a guardare l’altro lato del mondo senza poterlo raggiungere, intrappolato nel suo stesso ruolo di sentinella.

muro costruzione 1961

Dal punto di vista estetico, la fotografia si distingue per la sua costruzione essenziale e drammatica. La stampa in bianco e nero accentua la tensione visiva e morale dell’immagine. Il muro e il filo spinato dividono fisicamente la composizione, ma anche psicologicamente lo spettatore, che si trova di fronte a un limite invalicabile.

L’uso del contrasto tonale – la sagoma nera della guardia contro lo sfondo chiaro – trasforma la scena in un simbolo grafico della Guerra Fredda. Non vi è movimento, non vi è dinamismo. Solo un’immobilità sospesa, quasi claustrofobica, che suggerisce la paralisi di un’epoca dominata dal controllo e dalla diffidenza reciproca.

muro settori Berlino Ovest

Il binocolo, elemento centrale, è il vero punto di tensione. Esso rappresenta la visione filtrata, la distanza, il desiderio di guardare oltre un confine che non può essere varcato. Wilhelm Mann riesce così a condensare in un singolo gesto la condizione umana del cittadino dell’Est. Colui che è costretto a vivere sotto sorveglianza ma anche a esercitarla sugli altri.