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Foto del giorno: il giorno della tempesta Black Sunday

Foto di George Everett Marsh Jr, Stratford, Texas, USA, 14 aprile 1935. Nella foto potete vedere la tempesta di polvere nota come Black Sunday che sta per abbattersi sulla cittadina di Stratford, nel Texas. Il Black Sunday fece parte del Dust Bowl, un periodo di tempeste particolarmente violento che danneggiò gravemente le praterie del Canada e degli USA negli anni Trenta.

Il Black Sunday

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Crediti foto: @George Everett Marsh Jr, Wikimedia Commons, Public domain

Con il termine Dust Bowl si intende una serie di violente ed estese tempeste di polvere che imperversarono nelle praterie del Canada e degli USA durante gli anni Trenta. Le tempeste iniziarono a scatenarsi negli stati orientali nel 1930, danneggiando gravemente l’agricoltura dal Maine all’Arkansas. Poi raggiunsero le Grandi Pianure, estendendosi dal Nord Dakota al Texas, correndo anche lungo la valle del fiume Mississippi e arrivando fino alle Montagne Rocciose.

Particolarmente rovinosa fu la tempesta chiamata Black Sunday, quella che si scatenò il 14 aprile 1935. Pensando alle cause, col senno di poi si capì che l’allevamento di bovini e ovini aveva lasciato gran parte dell’ovest privo di erba e arbusti per ancorare il terreno.

Contemporaneamente l’agricoltura estensiva e l’incapacità di gestire correttamente il suolo, aveva lasciato dietro di sé un terreno secco, disidratato e privo di materia organica. In aggiunta un periodo di siccità colpì gli USA negli anni Trenta. La mancanza di piogge, nevicate e umidità rese il terreno sempre più secco.

Così la tempesta sollevò tonnellate di polvere nera. Quel 14 aprile la tempesta Black Sunday fu particolarmente violenta, tanto da riuscire a sollevare qualcosa come 300mila tonnellate di polvere nera. La colonna di polvere che si levò era alta più di 3mila metri e la tempesta si muoveva a una velocità di 160 chilometri orari.

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Crediti foto: @Monthly Weather Review, Volume 63, April 1935, p. 148., Public domain, via Wikimedia Commons

Nella foto, in particolare, si vede il fronte della tempesta sovrastare nettamente le case, mentre si sta per abbattere sulla cittadina di Stratford. Gli increduli abitanti uscirono fuori dalle case, vedendo quel fronte tempestoso che stava per travolgerli.

In molti fuggirono dalle proprie case, anche se prima di scappare cercarono di tappare ogni possibile varco con degli stracci, per cercare di evitare che la polvere invadesse le abitazioni.

Molte le testimonianze che parlano di cosa accadde in quei giorni bui. Woody Guthrie, un cantautore folk, in quei giorni si trovava proprio nel Texas. In seguito raccontò che quando la tempesta Black Sunday si abbatté sulla città in cui si trovava, il cielo divenne così buio che non si riusciva a vedere la propria mano davanti al viso. E non si riusciva a vedere neanche le altre persone nella stanza.

Purtroppo ci furono anche delle vittime. In Kansas 17 persone morirono a causa della polmonite scatenata dalla polvere. Altre morirono soffocate. Morirono anche moltissimi animali: la polvere nera non risparmiò neanche mucche, conigli, topi e uccelli.

Avis D. Carlson spiegò a The New Republic che divenne così buio che le persone erano come intrappolate nei giardini, brancolando verso la porta di casa. Le auto si fermavano dove si trovavano, l’oscurità era troppo fitta.

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Lawrence Svobida, un coltivatore di grano nel Kansas, nelle sue memorie raccontò che vedevano le nuvole avvicinarsi da chilometri di distanza. Queste nuvole avevano l’aspetto delle classiche nuvole cumuliformi, solo che al posto di essere bianche o grigie, erano nere. Inoltre pendevano verso il basso, sembravano quasi toccare terra.

Invece di muoversi lentamente in cielo, sembravano rotolare su loro stesse, cambiando forma di continuo. E mentre avanzava, il paesaggio sembrava scomparire nel buio. Gli uccelli si levavano in volo, scappando terrorizzati dalla tempesta in arrivo. Ma solo quelli più forti riuscivano a fuggire. Quelli più piccoli volavano impazziti dalla paura, fino a cadere a terra esausti, destinati a morire soffocati, condividendo così il destino di conigli, lepri, topi e bestiame. Proprio a seguito di questa vicenda, il Congresso approvò il Soil Conservation Act, il quale aveva lo scopo di ridurre i danni causati dall’agricoltura al suolo.