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La battaglia di Karánsebes, quando gli austriaci si ubriacarono e si spararono da soli

La battaglia di Karánsebes, quando gli austriaci si ubriacarono e si spararono a vicenda

La vicenda di oggi ha dei contorni molto sfumati ed è giusto premettere in apertura che non si hanno evidenze storiche forti che ne testimonino la veridicità. Alcuni racconti però, seppur di esigua quantità, ci narrano questo evento che è impossibile non leggere con ilarità. Almeno questo, permettetecelo. Vediamo insieme cosa accadde durante la battaglia di Karánsebes del 1788, uno strano caso di fuoco amico finito malissimo (qualora fosse vero).

La battaglia di Karánsebes, quando gli austriaci si ubriacarono e si spararono da soli

Innanzitutto il contesto storico, al solito molto importante. Ci troviamo negli anni che vanno da 1787 al 1792, ovvero quelli della Guerra russo-turca. Scoppiata in seguito all’annessione della Crimea da parte russa, i turchi partirono con una serie di eventi favorevoli per poi perdere malamente a scapito delle potenze europee. Nella battaglia erano coinvolti anche i corpi d’armata austriaci, nostri protagonisti odierni.

Una guarnigione asburgica di ben 100.000 uomini infatti, nel contesto di tale conflitto, era accampata in Romania. Nei pressi di Karansebeș le truppe si preparavano per attraversare il fiume Timiș. Come si preparavano? Semplice, bevendo litri su litri di alcolici. Secondo il racconto (di cui, ripetiamo, non esistono evidenze storiche conclamate) il 17 settembre un gruppo di Ussari andò in avanscoperta a cercare i nemici turchi. Spoiler: non li trovò, ma si imbatté in dei simpatici rom, da cui acquistarono dei liquori.

battaglia di Karánsebes foto quadro

Fino ad ora la storia potrebbe essere anche credibile, ma ora preparatevi, arriva una parte molto arzigogolata e fantasiosa. Entra in gioco ora la fanteria, con un reparto che, avanzando lungo il fiume, si imbatte negli Ussari di cui sopra. Arrabbiati per il mancato invito a bere in compagnia, chiesero, o meglio pretesero, dell’alcol a loro volta. Gli Ussari glielo negarono e, per spaventarli e costringerli alla fuga, i fanti urlarono “Turcii! Turcii!“, ovvero “i Turchi, i Turchi“.

Entra in scena il panico che fa sparare un colpo di arma da fuoco da uno dei soldati. Via! Innescata la reazione a catena, gli eventi diventano sempre più confusi e confusionari. Gli ussari e i fanti credevano rispettivamente che gli altri uomini sul posto fossero turchi travestiti da austriaci o da rumeni (alleati). Per calmare la situazione, che anche da lontano si percepiva calda e confusa, arrivarono gli ufficiali.

battaglia di Karánsebes dipinto

Quest’ultimi intimarono vari Halt!, in tedesco; “Stop!“. Gli ebbri però capirono qualcosa di profondamente diverso. Molti intesero quella parola come “Allah!“, e pensarono fossero davvero giunti i turchi e che la morsa fosse ormai stretta. Inutile dire che, secondo il racconto, scattò un altro putiferio. Secondo la storia/leggenda anche l’imperatore Giuseppe II fu coinvolto. Egli cadde dal suo cavallo, finendo in un ruscello senza subire gravi danni. E i turchi, quelli veri? Secondo la vicenda quelli arrivarono dopo qualche giorno e trovarono un migliaio di uomini senza vita, rimanendo alquanto perplessi…