Quando si sente parlare di Guerra di re Giorgio ci si riferisce alle operazioni che si svolsero nel Nord America dal 1744-1748 e che facevano in realtà parte della guerra di successione austriaca. In realtà tale termine è utilizzato solamente negli Stati Uniti. Questo perché in Gran Bretagna, Francia e Canada, gli altri paesi coinvolti in questo conflitto, questa guerra è considerata solamente come una parte della guerra di successione austriaca, non utilizzano un nome specifico.
La storia dietro la Guerra di re Giorgio

La Guerra di re Giorgio è considerata la terza delle quattro guerre franco-indiane. Parte della guerra di successione austriaca, andò avanti dal 1744 al 1748 nel Nord America. Da una parte c’erano la Gran Bretagna con le sue colonie Irochesi, mentre dall’altra c’erano la Francia e le colonie della Nuova Francia nel Nord America.
La storia ci racconta che nel 1738 era scoppiata la guerra dell’orecchio di Jenkins, conflitto coloniale fra Inghilterra e Spagna. Tutto iniziò ufficialmente quando Robert Jenkins, comandante di un mercantile inglese, raccontò alla Camera dei Comuni che sette anni prima il comandante spagnolo di una nave guarda-costa gli avrebbe tagliato l’orecchio durante una perquisizione anti contrabbando.
E portò le prove, sotto forma del suddetto orecchio tenuto sotto spirito. Il comandante spagnolo, dopo aver tagliato l’orecchio a Jenkins, gli avrebbe anche raccomandato di mostrare il “trofeo” al suo sovrano, per l’appunto re Giorgio II.
Un affronto del genere non poteva passare sotto silenzio ed ecco che nel 1739 scoppiò l’ennesima guerra fra spagnoli e britannici. Però all’inizio la guerra era limitata al mare dei Caraibi e alla Georgia, all’epoca colonia britannica. Come spesso accade in questi casi, però, il conflitto si allargò, quando i francesi si schierarono a fianco della Spagna. Così nel 1744 inizio la Guerra di re Giorgio.

Durante il conflitto, nel 1745, la forze coloniali inglesi, durante l’assedio di Louisburg, presero la fortezza francese di Louisburg sull’isola di Capo Bretone. Verso la fine dell’anno i francesi, insieme agli alleati indiani, distrussero il villaggio di Saratoga, catturando e uccidendo più di cento persone.
E mentre gli insediamenti a nord di Albany furono abbandonati, ecco che nel 1746 gli Irochesi e i loro alleati si radunarono a nord di New York, pronti a sferrare un attacco contro il Canada. Solo che le truppe regolari inglesi latitarono e non si presentarono all’appello. Così gli Irochesi dovettero sospendere l’attacco.
Alle truppe non rimase che accamparsi ad Albany per tutto il l’inverno. L’idea era quella di riuscire ad attaccare nel 1747. Ma neanche allora ci riuscirono a causa di alcuni problemi organizzativi. Nel 1748 furono invece gli indiani alleati con i francesi ad attaccare Schenectady.
Considerate che a causa del conflitto, nel 1745 e 1746, la colonia del Massachusetts perse l’8% degli uomini adulti.
Alla fine della guerra, il Trattato di Aquisgrana del 1748 restituì la fortezza di Louisburg alla Francia. Questo avvenne in cambio della città di Madras in India, città che in precedenza i francesi avevano soffiato agli inglesi. Tramite questo trattato di pace, le frontiere delle colonie erano tornate a come erano prima della guerra.

In soldoni, al termine di questo conflitto, l’inimicizia fra Gran Bretagna e Francia era rimasta immutata. Anche le rispettive colonie continuavano a guardarsi male. E non si risolsero neanche le dispute territoriali. Quello che cambiò è che l’Austria trasferì la sua fedeltà dalla Gran Bretagna alla Francia. La Gran Bretagna, dal canto suo, si alleò con la Prussia e la Russia.
E non pensiate che il conflitto finì qui. Nel Nord America, infatti, nel 1754 scoppiò la guerra franco-indiana, la quale due anni dopo sbarcò in Europa sotto forma della guerra dei sette anni.