Manuela ChimeraDopo il presunto ritrovamento del sito del Tabernacolo che ospitò l’Arca dell’Alleanza (protagonista del film Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta), ecco un’altra notizia che ci ricorda il secondo capitolo della saga, Indiana Jones e il Tempio Maledetto. Questo perché nel Kashmir gli archeologi hanno trovato alcuni rari idoli indù.
Cosa sappiamo degli idoli indù del Kashmir?
Questa scoperta arriva dal Kashmir meridionale. Qui, durante i lavori di restauro di una sorgente sacra che sorgeva dalle parti di Karkoot Nag ad Aishmuqam, ecco che gli archeologi si sono imbattuti in una ricca e rara collezione di antichi idoli indù e Shiva Lingam.
Tutto questo è stato reso possibile grazie al fatto che, di recente, il livello di acqua della sorgente si era abbassato. Così è riemersa la struttura sommersa sottostante, la quale ospitava diversi idoli indù. E fra di essi spiccavano ben undici Shiva Lingam o “Shivling”.
Gli Shiva Lingam sono una rappresentazione astratta di Shiva, il dio dell’Induismo. Sono considerati di solito simbolo del potere generativo e distruttivo che si esplica tramite l’eterno processo divino di creazione. Inoltre indicano anche l’unione del femminile col maschile, capace di ricreare tutta l’esistenza.
Gli archeologi non hanno ancora datato i reperti. Tuttavia sappiamo che il sito si collega alla dinastia Karkota, la quale governò la valle del Kashmir e le zone settentrionali del subcontinente indiano fra il VII e l’VIII secolo d.C.
Secondo i funzionari del Dipartimento degli archivi, dell’archeologia e dei musei del Jammu e Kashmir, è assai probabile che, un tempo, presso la sorgente sorgesse un tempio. Il che potrebbe indicare che questo era un luogo importante dal punto di vista spirituale, anto da diventare meta di pellegrinaggio.
Fra l’altro, da poco, vicino a Khanpora, nel distretto di Baramulla, i ricercatori hanno trovato un altro Shiva Lingam. Questa volta si trovava nel fiume Jhelum ed è riemerso durante le procedure di estrazione di sabbia dal letto del fiume.
