Quando si viaggia, si cerca sempre di andare in giro il più equipaggiati possibile. E questo succede anche sulle navi da guerra che devono attrezzarsi di tutto l’indispensabile. Oltre ai necessari cibo e vettovaglie varie, su una portaerei non possono mancare aerei da combattimento, scialuppe di salvataggio, armi di vario tipo, attrezzature radio… e un’auto. Aspettate un momento: un’auto su una portaerei? E a cosa mai gli serviva? Questo è il mistero su cui i ricercatori si stanno arrovellando, ovvero cosa ci facesse una Ford Woody sulla portaerei USS Yorktown.
Le Ford non sono dotazione standard delle portaerei americane

La bizzarra scoperta è arrivata a seguito della recente spedizione della nave NOAA Okeanos Explorer. All’interno del progetto Papahanaumokuakea ROV and Mapping, ecco che la nave da ricerca ha scoperto una Ford Woody degli anni Quaranta sul relitto della USS Yorktown. Non ci sarebbe nulla di male in un’auto trasportata da una nave, se non fosse che la nave in questione era una nave da guerra, più precisamente una portaerei.
La USS Yorktown (CV-5) era una portaerei della Marina statunitense attiva durante la Seconda Guerra Mondiale nell’Oceano Pacifico. A dire il vero questa nave, il cui nome deriva dalla battaglia di Yorktown del 1781, era il fiore all’occhiello della classe Yorktown. Questo anche perché vantava ben 25.500 tonnellate.
A seguito dell’attacco di Pearl Harbor nel 1941, la Yorktown divenne una nave di prima linea. In effetti, partecipò al primo scontro militare fra portaerei nella battaglia del Mar dei Coralli.

Una carriera di tutto rispetto in cui si ricorda anche la battaglia di Midway nel 1942, quando i caccia della Yorktown furono fondamentali nel mettere in ginocchio ben due portaerei della flotta giapponese. Tuttavia la Yorktown pagò a caro prezzo questa vittoria: qualche giorno dopo, malridotta come era, fu affondata da un siluro del sottomarino giapponese I-168.
Del relitto della Yorktown non si seppe più nulla fino al 1998. Fu in quella data, infatti, che l’oceanografo Robert Ballard lo scoprì mentre giaceva praticamente in verticale a tre miglia di profondità. Per qualche motivo, il relitto era molto ben conservato.
Arriviamo così alla ricerca odierna. Un veicolo a comando remoto (ROV) ha permesso di scoprire che sul ponte dell’hangar di poppa del relitto c’erano i resti ben conservati di una Ford Super Deluxe Woody del 1940-41.
Che ci faceva un’auto su una portaerei? Certo, si potrebbe pensare a un veicolo militare da usare quando la portaerei avrebbe attraccato (prima o poi anche le portaerei devono attraccare da qualche parte), ma non è così. Le forze armate usavano solitamente la versione militare C11, con comfort ridotti al minimo indispensabile.
La Ford Woody presente sulla Yorktown, invece, era tutt’altro che essenziale: aveva più cromature, i sedili in pelle e un cruscotto con effetto legno.

Come un’auto del genere sia arrivata su una portaerei di prima linea nel bel mezzo della guerra è un mistero. Di sicuro non era un’auto militare di servizio. Forse apparteneva al comandante della nave che mai e poi mai si sarebbe separato dalla sua beniamina? Oppure era usata durante missioni a terra diplomatiche dal contrammiraglio Frank Jack Fletcher, dal capitano Elliott Buckmaster o da altri membri dell’equipaggio per fare bella figura?
La storia di questa Ford appare più che mai avvolta nel mistero. E ci si interroga anche sul perché l’equipaggio non la gettò in mare insieme ad aerei e cannoni danneggiati durante gli ultimi tentativi di salvare la nave. Cosa aveva di così speciale questa Ford?