C’è una domanda che da tempo attanaglia studiosi e ricercatori amanti dei gatti. No, non perché si divertano a buttarci giù dal letto alle 4 del mattino. E neanche perché sentano l’impellente bisogno di sdraiarsi su libri o tastiera del computer quando studiamo. No, ci si interroga su come abbiano fatti i primi gatti domestici ad arrivare in Cina. Un recente studio potrebbe aver fornito una risposta tanto semplice, quanto logica: tramite la Via della Seta
I gatti domestici lungo la Via della Seta

Un nuovo studio caricato su BioRxiv (ma non ancora sottoposto a revisione) ha affermato che i primi gatti domestici sarebbero arrivati in Cina centinaia di anni dopo rispetto a quanto ipotizzato precedentemente. Più precisamente, sarebbero comparsi nel paese circa 1.400 anni fa, arrivando tramite una delle vie commerciali più famose di sempre, la Via della Seta.
Inutile dire che, subito dopo essere arrivati in loco, i gatti ebbero un successo immediato fra l’élite locale. Impossibile anche all’epoca resistere a quei musetti baffuti. A spiegare la questione è Shu-Jin Luo, co-autore dello studio che ha rivelato a Live Science come i fatti inizialmente fossero considerati animali domestici esotici e preziosi. Anzi: il loro comportamento imperscrutabile e da veri tsundere, che alternavano disinteresse e affetto, contribuì a donare loro un’intrigante aura di mistero.
I gatti domestici moderni aka il Felis catus discendono dai gatti selvatici africani aka Felis silvestris lybica. Alcune ricerche precedente avevano suggerito che tali felini avessero iniziato a vivere accanto agli umani in Medio Oriente circa 10mila anni fa. Poi si sarebbero evoluti e diffusi in Europa circa 3mila anni fa, così come ipotizzato nel nuovo studio.
Intorno al 600 d.C., infatti, mercanti e diplomatici cominciarono a trasportare per la prima volta i gatti verso l’Asia centrale. Questi commercianti e funzionari, inizialmente, portarono con sé pochi esemplari, in modo da offrirli in dono alle personalità importanti che volevano ingraziarsi.
Diverse prove archeologiche hanno dimostrato che, ben prima dell’arrivo dei gatti domestici in Cina, le persone che abitavano nelle zone rurali del paese, condividevano gli spazi con il Prionailurus bengalensis, i gatti leopardo nativi del loco. Effettivamente ossa di questa specie sono state trovate in un antico villaggio agricolo nella provincia nord-occidentale dello Shhanxi. E tali ossa risalivano a circa 5.400 anni fa.

Tuttavia fra uomini e gatti leopardi non c’era una relazione equivalente a quella fra uomini e gatti domestici. Inoltre pare che non abbia alcun fondamento neanche una comune teoria che vuole che la domesticazione del gatto in Cina sia avvenuta durante la dinastia Han. Questo perché fra il 206 a.C. e il 220 d.C. non esistono resti archeologici di gatti domestici in quel periodo.
Così, per capire quando questi gatti domestici arrivarono in Cina, ecco che i ricercatori hanno analizzato il DNA di 22 resti di felini provenienti da 14 siti archeologici in Cina. E tali resti coprivano un periodo di circa 5mila anni.
Confrontando i dati ottenuti con quelli pubblicati in precedenza e che riassumono l’evoluzione genetica dei gatti in tutto il mondo, ecco che hanno scoperto alcuni fatti interessanti. In primis, 14 delle 22 ossa di felino provenienti dalla Cina appartenevano a gatti domestici. I resti più antichi arrivavano dalla città di Tongwan, nello Shaanxi e sono dati al 73 d.C. (con datazione al radiocarbonio). Questo indica che i gatti domestici arrivarono in Cina molto dopo la fine della dinastia Han.
Inoltre questi 14 gatti avevano tutti una particolare firma genetica nel DNA (se interessa è chiamata clade IV-B). In realtà questa firma è rara fra i gatti domestici provenienti da Europa e Asia occidentale, ma i ricercatori hanno trovato una corrispondenza con il gatto di Dhzankent, nel Kazakistan. I resti di questo gatto, vissuto fra il 775 e il 940 d.C., sono quelli del gatto domestico più antico mai trovato finora lungo la Via della Seta.

Visto che il periodo di massimo splendore della Via della Seta andò dal 500 all’800 d.C., ecco che appare probabile che furono proprio i mercanti a trasportare questi primi felini domestici verso la Cina.
Questi primi gatti probabilmente erano o del tutto bianchi o soriani con macchie bianche. Anche il gatto di Tongwan City probabilmente era bianco o parzialmente bianco. E ancora oggi in Asia orientale si ha un’altissima percentuale di gatti bianchi.
I gatti domestici divennero ben presto popolarissimi in Cina, tanto che finirono con l’essere incorporati anche nella religione cinese. Pensate che quando un gatto entrava in una casa, venivano eseguiti rituali religiosi specifici perché erano considerati come ospiti d’onore. Il succo del discorso è: i gatti sono venerati oggi, erano venerati ieri e saranno venerati in futuro, come è giusto che sia.