Storia Che Passione
foto primo piano michelina de cesare

Una Brigante dell’Italia post unitaria: Michelina de Cesare

Dopo secoli di divisioni l’Italia nel 1861 trovò unita. Però fu un fatto più formale che sostanziale. Nel tempo la penisola iniziò ad unificarsi anche burocraticamente e a pensarsi formalmente come un regno unito, ma per la popolazione non fu così. Infatti, come è noto, le differenze tra nord e sud furono piuttosto marcate, anche perché le due zone avevano due storie profondamente diverse. Per uniformare il territorio sarebbero servite delle manovre ad hoc che permettessero una graduale coesione. Ma la politica si mosse a rilento e questo causò una nuova stagione di lotte, questa volta intestine. Clandestinità e brigantaggio, questo il contesto in cui si distinse Michelina de Cesare.

foto primo piano michelina de cesare

Le istituzioni risposero con il pugno duro, cercando di sopprimere quei gruppi che si opponevano all’unità nazionale. Nell’agosto del 1863 venne emanata la legge Pica, che introdusse il reato di brigantaggio, i cui trasgressori sarebbero stati giudicati dai tribunali militari. Molte furono le donne che decisero di dare il loro contributo alla causa dei briganti. Tra le più famose c’è senza dubbio Michelina de Cesare. La sua fama è tristemente legata all’immagine del suo corpo martoriato e tumefatto. Ma sopravvivono anche foto di lei in vita, immagini che testimoniano la sua profonda adesione alla causa dei briganti.

michelina de cesare con fucile

La maggior parte delle briganti si occupava di aiutare i loro affini rifugiati sui monti. Rimanevano in paese per reperire viveri e notizie, per nascondere e curare i feriti. Ma alcune donne, si presume circa un centinaio, scesero in prima persona sul campo partecipando alla lotta armata.

foto bianco e nero michelina de cesare

Michelina, come tutte le altre che aderivano a questo movimento, era ben consapevole dei rischi a cui sarebbe andata incontro. Se l’avessero catturata le strade sarebbero state solo due: la carcerazione o la morte. Michelina, dopo tre anni di dura resistenza, subì l’arresto il 30 agosto 1868 a seguito della denuncia di un massaio di Mignano. All’arresto seguì la ben nota esecuzione, della quale si ricordano le immagini del suo corpo spoglio, percosso, un monito per la popolazione e il brigantaggio tutto.