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Un eroe di nome Jesús García: il frenatore ferroviario che sacrificò la propria vita per salvare una città intera

Un eroe di nome Jesús García: il frenatore ferroviario che sacrificò la propria vita per salvare una città intera

Cercate il nome di Jesús García su Google Maps e concentrate il vostro sguardo sul Messico; noterete un’infinita marea di segnalini rossi sparsi su tutto il territorio federale. In particolar modo, vi balzerà all’occhio la concentrazione di avvisi nel nord-ovest del Paese, in quello che oggi è lo stato federale di Sonora. Come si spiega tutto ciò? Perché strade, ponti, quartieri, negozi, e addirittura una città, recano inscritto questo nome? Per scoprirlo dobbiamo fare un passo indietro di oltre un secolo, soffermandoci al 7 novembre del 1907. Una data che il Messico non ha mai dimenticato e che forse mai dimenticherà.

Un eroe di nome Jesús García: il frenatore ferroviario che sacrificò la propria vita per salvare una città intera

Quel giorno un treno con vagoni strapieni di dinamite, circa quattro tonnellate, doveva raggiungere la stazione mineraria “El Porvenir” di Nacozari, nello stato di Sonora. Responsabile del treno quel dì novembrino era Jesús García Corona, nato nel 1881, di anni 25, normalmente frenatore ferroviario ma a causa di un contrattempo – il capotreno preposto alla conduzione della locomotiva, un tedesco di mezza età chiamato Albert Biel, non se la passava un granché bene in ospedale – l’onere il 7 novembre 1907 ricadde su di lui.

Il giovane Jesús García riposava mentre il treno era in sosta nella città di Nacozari. D’altronde mancava qualche oretta alla partenza prevista. Tuttavia un certo odore, tendente all’affumicato, ne interruppe il sonno. Il frenatore adibito a macchinista notò come un fuocherello s’innalzò sopra uno dei vagoni colmi di dinamite.

Jesús García treno dinamite Messico

La fiammata s’innescò a causa di una serie tragica di errori umani e tecnici. Anzitutto il peccato mortale: i vagoni carichi di tritolo erano stati agganciati alla testa anziché alla coda del treno. Inoltre nessuno aveva riparato la ciminiera della locomotiva, la quale possedeva uno schermo difettoso, incapace di “catturare” le scintille del fuoco che alimentava la caldaia. Ecco, la ciminiera sputò una di quelle scintille troppo più in là, causando di fatto l’incendio.

Così come Jesús García, gli altri ferrovieri notarono le fiamme levarsi verso il cielo. Provarono a soffocarle, ma inutilmente, tanto erano grandi. A quel punto chiunque sano di mente avrebbe pensato a darsela a gambe. L’esplosione di quattro tonnellate di dinamite nella stazione ferroviaria commerciale di Nacozari avrebbe provocato la distruzione della città e la morte di migliaia di persone. Chiunque sano di mente, appunto, ma non Jesús García Corona, capotreno per caso, eroe per scelta.

Jesús García Corona 1907 eroe

Il 25enne comprese l’entità dell’imminente disastro e gridò a tutti i presenti di allontanarsi il più possibile. Prese i comandi e azionò la leva di partenza, allontanandosi progressivamente dalla stazione mentre il carico andava a fuoco. Riuscì a far correre la locomotiva per circa 6 km fuori dall’abitato. Dal momento che nella direzione del convoglio si trovava una collina e la marcia non poteva continuare se non previa azione manuale, Jesús García dovette rimanere a bordo fino alla fine. Se fosse saltato giù in corsa, il treno avrebbe perso potenza e la pendenza l’avrebbe ricondotto a valle.

Fino alla fine, come detto. L’esplosione fu tremenda; il boato eclatante. Ruppe vetri per un raggio di 16 km. Nonostante la distanza, qualcuno entro il perimetro ci rimise la vita, poiché la potenza dell’esplosione scagliò in tutte le direzioni detriti e lamiere. Eppure il gesto oltremodo eroico salvò dalla devastazione l’intera cittadina mineraria.

Jesús García statua Nacozari

L’eco del sacrificio di Jesús García Corona raggiunse ogni angolo del Messico, superando anche i confini federali. Con il diffondersi della leggenda dell’Héroe de Nacozari , il nome iniziò ad apparire in tutto il Messico: strade, quartieri e comuni furono appositamente ribattezzati. Ogni anno, il 7 novembre si festeggia in Messico el Día del Ferrocarrilero, ossia il giorno del ferroviere. La stessa città di Nacozari oggi si chiama “Nacozari de García“, in onore dell’uomo che l’ha salvata da distruzione certa. Ecco dunque spiegata la natura, più che motivata, converrete, di tutti quei “Jesús García” sulla mappa del Messico.