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Trovata un’inquietante “Casa della Morte” a Çatalhöyük, in Turchia

Nel sito archeologico dell’antica proto-città di Çatalhöyük, in Turchia, i ricercatori hanno scoperto un edificio a dir poco inquietante: una Casa della Morte. E no, Hood non c’entra niente qui (lasciamolo alle prese con i Malazan di Steven Erikson). Gli archeologi, infatti, hanno parlato di un edificio a scopi rituali.

A cosa serviva la Casa della Morte di Çatalhöyük?

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Crediti foto: @Università di Poznan

Çatalhöyük è una proto-città risalente al periodo Neolitico e Calcolitico che sorge al limitare della pianura di Konya, vicino all’omonima città, in Turchia. In realtà il sito è composto da più centri urbani, i più grandi dei quali sono Çatalhöyük est e Çatalhöyük ovest. Fitti agglomerati residenziali sorgevano su cumuli di argilla alluvionale, indicando migliaia di anni di occupazione della zona.

Sappiamo che Çatalhöyük, nel corso del tempo, si trasformò in una società egualitaria, con una popolazione che variava dalle 3mila alle 8mila persone. L’insediamento era formato da case quadrate, costruite con mattoni di fango e occupava una superficie di meno di 14 ettari di terreno.

Il modello abitativo dell’epoca era assai particolare. Ogni casa era abitata solitamente per circa 80 anni. Trascorso questo lasso di tempo veniva poi smantellata. Tutti gli oggetti trasportabili erano rimossi e traslocati altrove, mentre i mattoni di fango e la malta delle pareti erano demoliti.

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I detriti ricavati da tale operazione era successivamente frantumati e riciclati per creare le fondamenta della nuova casa. Col passare del tempo, questo continuo ciclo di costruzione e demolizione ecco che finì con il creare enormi cumuli di argilla alluvionale. E all’interno di essi gli archeologi hanno trovato almeno diciotto diversi strati di insediamento.

Tuttavia, proprio di recente, alcuni scavi condotti dal professor Arkadiusz Marciniak dell’Istituto di Preistoria dell’Università di Poznan, in Polonia, hanno permesso di trovare un edificio alquanto singolare.

konya

Questo edificio si trovava in un gruppetto di strutture costruite attorno a un cortile. A differenza delle tipiche case di Çatalhöyük, questo edificio non aveva degli strati o delle caratteristiche domestiche. Per questo motivo gli archeologi lo hanno ribattezzato come “Casa della Morte”. E anche perché sotto al pavimento c’erano i resti di 20 persone.

Pare che queste persone siano morte da un’altra parte e solo in seguito furono trasportate cerimonialmente in questo edificio per procedere con la sepoltura. Tale pratica indica che l’edificio non era utilizzato come casa, bensì come spazio funerario.