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misteriosa mummia

Svelata l’identità di una misteriosa mummia

Da più di 100 anni il Museo Cantonale di Archeologia e Storia della Svizzera ospita una mummia misteriosa. O meglio: la testa di una mummia misteriosa. Finora i curatori del museo hanno sempre pensato che appartenesse a un antico sovrano Inca. Ma a quanto pare si sbagliavano: l’identificazione della testa ha permesso di stabilire che apparteneva al popolo Aymara.

La vera identità di una misteriosa testa di mummia

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Crediti foto: @C. Abegg et al./ International Journal of Osteoarchaeology

La scoperta è stata pubblicata sull’International Journal of Osteoarchaelogy. La mummia, catalogata come Y-001, è stata sottoposta a una TC non invasiva e a una ricerca storica. Dagli esami è emerso che l’uomo morì circa 350 anni fa. Inoltre il teschio riportava i tratti peculiari delle pratiche culturali Aymara, fra cui anche una modificazione del cranio eseguita durante l’infanzia. E c’erano anche prove di un tentativo di trapanazione del cranio.

Gli scienziati del museo hanno notato che il cranio presentava una deformazione di tipo anulare o circolare, tipica di una tecnica di modificazione che prevedeva di legare strettamente la testa di un neonato con corde o bende in modo da garantirgli una forma allungata. Tale pratica era diffusa soprattutto fra la civiltà Tiwanaku e le successive società Aymara, sorte intorno al lago Titicaca. Tale pratica, invece, non era utilizzata dagli Inca.

Fra l’altro la mummia mostrava anche i segni di una procedura di trapanazione sull’osso parietale destro. Ma tale procedura risultava interrotta. Si trattava di un’antica pratica chirurgica che prevedeva la perforazione o raschiatura di fori nel cranio, forse a scopo medico, forse a scopo rituale.

Sorprendentemente, però, l’osso mostrava segni di guarigione. Il che vuol dire che la persona era riuscita, in qualche modo, a sopravvivere alla procedura, anche se incompleta. O forse perché incompleta, vallo a sapere.

misteriosa mummia torri
Crediti foto: @CC BY-SA 3.0

A questo punto sarebbe lecito chiedersi come abbia fatto questa testa di mummia ad arrivare dal lago Titicaca o zone limitrofe fino alla Svizzera. Fu l’ingegnere svizzero Louis Kuffré a comprare la testa mummificata in Bolivia alla fine del XIX secolo.

All’epoca era pratica comune per gli europei e relative istituzioni sottrarre resti e manufatti indigeni per portarli in patria. La testa probabilmente arrivava da un chullpa, una delle tipiche torri funerarie in pietra che si scorgono sugli altopiani boliviani intorno al lago di Titicaca.

lago titicaca

Tali strutture a torre, costruite durante il periodo che va dall’anno 1000 alla conquista spagnola, fungevano da mausolei ed erano riservati all’élite della comunità Aymara. Il clima freddo e secco tipico dell’altopiano boliviano permetteva di mummificare naturalmente i corpi depositati dentro le torri, preservandoli per secoli.

Lo studio ha poi rivelato interessanti dettagli in merito alla salute del soggetto. Per esempio, aveva un ascesso dentale localizzato sulla mascella superiore. Il che potrebbe essere frutto dell’abitudine di masticare foglie di coca. La modificazione del cranio, la trapanazione e la sepoltura, poi, indicano che si trattava di un personaggio importante della comunità Aymara.