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l'enigma sulla lapide delle mogli di samuel bean risolto dopo quasi un secolo

L’enigma sulla lapide delle mogli di Samuel Bean risolto dopo quasi un secolo

La vita a volte gioca brutti scherzi, e Samuel Bean lo sapeva bene. Dopo nemmeno due anni dalla morte della prima moglie, infatti, si ritrovò a dover seppellire anche la seconda. La sua storia comincia nella contea di Waterloo, in Ontario, Canada, il 24 marzo 1842. Inizialmente insegnante, divenne in seguito medico presso Linwood ed, infine, si fece prete. Chi lo conobbe lo ricorda come un uomo estremamente brillante e intelligente, amante degli enigmi e dei crittogrammi. Ed è forse per questo che decise di seppellire le due mogli insieme e sulla lapide far incidere un puzzle di lettere che solo un secolo dopo verrà decifrato.

l'enigma sulla lapide delle mogli di samuel bean risolto dopo quasi un secolo

Sposò la sua prima moglie all’età di 23 anni, Henrietta Furry, nel 1865. Questa scomparve per cause naturali dopo soli 7 mesi, il 27 settembre dello stesso anno. Al suo funerale, sempre seguendo la sua passione per gli enigmi, consegnò a tutti i presenti una cartolina di funerale. Si trattava di una sorta di puzzle di lettere e numeri da leggere a spirale partendo dal centro.

samuel bean lapide scritte

Il messaggio descriveva brevemente la biografia della moglie e l’amore che aveva lasciato morendo: “In memoria di Henrietta Fury, nata a Penn, sposatasi a Philadelphia con Samuel Bean, medico, e venuta con lui in Canada lasciando tutti i suoi amici. Morta a Linwood il 27 settembre 1865 dopo una malattia di 11 settimane, all’età di 23 anni 2 mesi e 17 giorni. Fu moglie modello, 1 su 1000. Molto rimpianta dall’affranto marito e chiunque la conoscesse. Visse una vita pia e devota per 5 anni e morì nella gioia del Signore. Pace alle sue ceneri.”

In seguito ad un periodo di lutto, nel 1867 Bean si sposò nuovamente con tale Susanna Clegg, con la quale ebbe una figlia il 19 aprile dello stesso anno. Tuttavia, otto giorni dopo dal parto, anche Susanna morì, probabilmente per complicanze legate alla gravidanza.

Effettivamente sembrava proprio che il destino si stesse prendendo gioco di lui, ed è forse per questo che decise di reagire ”giocando” egli stesso. E quale modo migliore se non con un enigma da risolvere, di cui era tanto appassionato? Fece seppellire le due mogli insieme e sulla lapide fece incidere un complesso puzzle di 225 lettere e numeri, in sequenza totalmente casuale, di cui solo lui conosceva la soluzione. Le uniche frasi chiare incise sulla pietra sono ”Gone home”, ”Tornate a casa” e i due nome di Henrietta e Susanna, accompagnate da una mano con l’indice puntato verso il basso.

samuel bean soluzione enigma

Risolvere la sequenza fu impossibile per quasi un secolo. Gli anni passavano e la soluzione al tributo di Samuel Bean rimase un mistero. Molti furono i visitatori che si cimentarono nell’impresa e la tomba delle due donne era ormai diventata tappa fissa per chi si trovasse nei paraggi. Fino al 1942 il messaggio non fu mai decodificato, fino a quando lo stesso custode del cimitero non affermò, dopo numerosi tentativi, di esserci riuscito. Egli, però, portò con sè il segreto nella tomba.

Nel 1970, finalmente, una donna di 94 anni che viveva in una casa di riposo vicino al cimitero, riuscì a risolvere l’eterno enigma. A partire dal settimo carattere della settima fila verso il basso, con una lettura a zig-zag, il messaggio inciso sulla lapide recita: “In memoria di Henrietta, prima moglie di S.Bean, che morì il 27 Settembre del 1865, a 23 anni, 2 mesi e 17 giorni e Susanna, la sua seconda moglie che morì il 27 Aprile del 1867, a 26 anni, 10 mesi e 15 giorni. Le 2 migliori mogli che un uomo abbia mai avuto, furono dei doni di Dio ma ora sono in Paradiso. Possa dio aiutarmi ad incontrale là”. Nel 1982, la stele originaria, ormai erosa dal tempo, venne affiancata da una copia in granito, in modo tale da permettere una lettura facilitata ai visitatori.