Storia Che Passione
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L’antica Rapa Nui forse non era poi così isolata

Una recente ricerca, realizzata dall’Università di Uppsala e che verrà pubblicata a breve sulla rivista Antiquity, ha sostenuto che Rapa Nui aka l’ISola di Pasqua non fosse poi così isolata come pensato in precedenza. Altro che remoto avamposto sviluppatosi in isolamento dopo il primo insediamento intorno al 1200 d.C. A quanto pare fu proprio da Rapa Nui che partirono e si diffusero in tutto il Pacifico idee cerimoniali che portarono poi allo sviluppo di luoghi sacri in tutta la Polinesia orientale.

Perché Rapa Nui era più cosmopolita di quanto pensato

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I professori Paul Wallin e Helene Martinsson-Wallin, esperti di archeologia del Pacifico, sfruttando anche la datazione al radiocarbonio, hanno scoperto che le strutture templari dei marae, ovvero quelle radure cerimoniali rettangolari che erano il cuore delle comunità polinesiane, in realtà ebbero origine nell’antica Rapa Nui.

Secondo la datazione al radiocarbonio-14, le idee rituali della zona si diffusero inizialmente da ovest a est. Gli spazi rituali noti come marae, però, mostrano una datazione più antica a est. L’analisi ha indicato tre fasi distinte di questo sviluppo rituale.

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Crediti foto: @Michel-georges Bernard/ CC BY-SA 3.0

Fase 1: L’espansione iniziale (1200-1400 d.C.) – Durante questa prima fase, i riti comprendevano soprattutto sepolture e banchetti comunitari. Queste sepolture erano contrassegnate da pilastri in pietra. In pratica i coloni portarono le loro pratiche ancestrali dalle zone centrali di Tonga e Samoa fino alle zone più remote del Pacifico.

Fase 2: L’innovazione di Rapa Nui (1400-1600 d.C.) – In questa seconda fase notiamo dei complessi templari marae molto più elaborati. Queste strutture cerimoniali, secondo la datazione al radiocarbonio, comparvero per la prima volta a Rapa Nui. Solo successivamente si diffusero verso ovest tramite una rete di scambi che arrivava fino alla Polinesia centro-orientale.

Fase 3: L’Espressione Monumentale (1600-1800 d.C.) – In questa fase finale ci fu un progressivo isolamento che causò uno sviluppo culturale interno. Durante questa fase su isole come Rapa Nui, Tahiti e Hawaii, eressero strutture monumentali imponenti. E fra di essi abbiamo i famosi Moai dell’Isola di Pasqua.

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Crediti foto: @Docrgd/ CC BY-SA 4.0

Questo indica che le reti di connessione fra le isole polinesiane erano molto più complesse di quanto ipotizzato in precedenza. Il che mette anche in discussione l’assioma secondo il quale in passato Rapa Nui sia stata colonizzata una sola volta e si sia sviluppata in maniera isolata.