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La leggenda di Tellaro, la città salvata dai pirati da un polpo gigante

La leggenda di Tellaro, la città salvata dai pirati grazie ad un polpo gigante

Può un polpo gigante salvare una città da un attacco dei Saraceni e diventare il simbolo della città stessa? Se pensate che la risposta sia no, provate a parlarne con i tellaresi! Il pacifico paesino che conta meno di 600 abitanti, in provincia della Spezia, ha una vicenda molto particolare, dove gli avvenimenti storici si mescolano in maniera molto fantasiosa con elementi leggendari. Vediamola insieme allora!

La leggenda di Tellaro, la città salvata dai pirati da un polpo gigante

La storia di Tellaro è antichissima e comincia nel VII secolo a.C., con la presenza degli Etruschi. Dopo la successiva dominazione romana, come molte altre aree dell’impero, anche la Liguria subì le diverse dominazioni di bizantini, longobardi e franchi. Dopo il periodo comunale invece, gli eventi salienti (in negativo) per la zona furono le incursioni saracene. Arrivavano i pirati, arrivavano i guai.

L’evento protagonista del racconto di oggi si colloca cronologicamente in una data molto precisa, che sfuma molto i confini leggendari della vicenda. Era la notte del 19 luglio del 1660 e, di vedetta sul campanile della Chiesa costiera di San Giorgio, c’era di guardia un certo Marco Arzellino. Qui la vicenda assume i tratti tipici dei film: Marco, per dar seguito alla trama, si addormenta e, pensate un po’ che sfortuna, proprio quella notte arrivano i Saraceni!

Polpo gigante disegno pirati saraceni

Secondo il racconto era anche una notte tempestosa e quindi difficilmente qualcuno viaggiava per mare. Ma i Saraceni erano temibili pirati e non temevano la tempesta. Riuscendo ad attraccare facilmente mentre tutti dormivano (compreso il povero Marco Arzellino, colto improvvisamente dal sonno), metà del gioco era ormai fatto. Non rimaneva che saccheggiare e depredare le zone circostanti.

I pirati però non fecero i conti con quello che possiamo considerare l’aiutante del protagonista nella nostra vicenda: il polpo gigante. Secondo la storia/leggenda fu proprio quest’animale a suonare le campane, mettendo in allarme la popolazione. I Tellaresi, sconfitti gli invasori e difesa con successo la propria terra, guardarono verso il campanile in cerca del loro eroe (che credevano si chiamasse Marco).

Polpo gigante immagine

Con immenso stupore si resero conto che a suonare le campane però non era stata mano umana. C’era il loro amico polpo appeso al campanile che stava ritornando al mare per scomparire per sempre tra le acque. Questo episodio bastò per renderlo però il simbolo del paese e per meritargli una targa commemorativa sulla facciata della Chiesa di San Giorgio che recita “Saraceni mare nostrum infestantes sunt noctu profligati quod polipus aer cirris suis sacrum pulsabat“.