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In Ungheria trovata una rara sciabola di un guerriero Avaro

Questa straordinaria scoperta arriva dall’Ungheria ed è stata realizzata grazie all’uso di tecniche di archeologia satellitare all’avanguardia. Vicino a Székesfehérvár gli archeologi hanno trovato una rara sciabola appartenente un tempo a un guerriero Avaro. Questo, fra l’altro, è il primo ritrovamento del genere nella contea di Fejer da più di quattro decenni.

Cosa ci racconta la sciabola Avara?

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Crediti foto: @ Szent István Király Múzeum

Lo scavo che ha permesso di ritrovare questa rarissima sciabola Avara è avvenuto all’interno del programma “Cimiteri dallo Spazio”, frutto della collaborazione fra il Museo Nazionale Ungherese e il Museo di Re Stefano. Questo programma in pratica usa le immagini satellitari per individuare siti archeologici sepolti.

E per farlo, analizza i modelli di crescita della vegetazione e della culture. Tutto si basa sul fatto che il terreno smosso dagli scavi di antiche tombe crea delle impronte distintive di vegetazione, visibili dall’orbita. Le aree in cui il terreno è stato smosso dagli scavi delle tombe, infatti, tendono a trattenere l’acqua in maniera più efficace rispetto al terreno non scavato. Il che crea modelli di crescita delle colture più verdi e densi, visibili tramite i satelliti.

Grazie a questa metodologia satellitare, l’archeologo Frigyes Szücsi e il suo team è riuscito a identificare potenziali siti archeologici lungo il confine tra Székesfehérvár e Aba. Le immagini satellitari hanno rivelato segni nel grano che hanno fatto sospettare l’esistenza di due cimiteri distinti.

Uno dei due, molto grande, ospitava circa 400-500 tombe. L’altro, invece, era molto più piccolo ed era situato a diverse centinaia di metri di distanza. Lo scorso 25 agosto, mentre gli archeologi stavano completando gli scavi di due tombe nel cimitero più grande, ecco che hanno notato un’inaspettata, ma gradita sagoma nel terreno.

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Crediti foto: @James Steakley

Quella che a prima vista sembrava essere una sciabola si rivelò davvero essere una sciabola. Assai tipica fra l’altro: sin da subito i ricercatori non hanno avuto dubbi, quella era un reperto risalente agli Avari ungheresi.

L’arma in questione risale al periodo degli Avari medi (VII-VIII secolo). Nella cultura guerriera avara, le sciabole fungevano da indicatori del rango sociale e delle abilità militari. Le classiche tombe avare contengono lance, archi e armi standard. Tuttavia, la presenza di una sciabola, identifica subito la sepoltura come quella di una persona di rango elevato.

Nella medesima tomba che ospitava la sciabola, poi, i ricercatori hanno trovato anche ornamenti per i capelli in bronzo dorato e una cintura in bronzo pressato. Tutti reperti che confermano l’elevato rango sociale del defunto.

Estrarre la sciabola dalla tomba, però, non è stato semplice. Oltre ai danni causati dalla corrosione dovuta allo scorrere del tempo, ci si sono messi anche i danni provocati dai trattamenti agricoli fatti sul terreno soprastante.

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Crediti foto: @James Steakley

Così, per riuscire a estrarla, ecco che un carpentiere volontario ha dovuto ingegnarsi e inventare un telaio di legno personalizzato. Questo telaio è stato progettato solo ed esclusivamente per sollevare l’intera sciabola, mantenendo intatta la zolla di terreno circostante.

Una volta giunta nel laboratorio di restauro, ecco che qui, in condizioni controllate, i restauratori hanno potuto rimuovere gradualmente il terriccio, stabilizzando nel contempo anche il metallo corroso.