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urna etrusca

Il sorprendente contenuto di questa urna etrusca con il rilievo della Medusa

Durante alcuni lavori di restauro di routine eseguiti presso l’antica Necropoli di Palazzone a Perugia, gli archeologi hanno scoperto qualcosa che li ha sorpresi assai. Si tratta di un’urna etrusca in travertino, risalente a circa 2.300 anni fa e decorata con un rilievo raffigurante Medusa. La cosa più sorprendente, però, non è stata l’urna in sé, per quanto veramente particolare. No, l’interno era la vera chicca: non conteneva, infatti, resti umani, bensì tre vasi di terracotta.

L’insolita urna etrusca con Medusa

urna etrusca
Crediti foto: @Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone

Il fatto di aver trovato dei vasi in terracotta nell’urna etrusca e non dei resti umani, come sarebbe stato lecito aspettarsi, ha suggerito ai ricercatori che si trattasse o di una sepoltura simbolica o di un cenotafio.

Secondo quando spiegato su Archaelogy Magazine, l’urna apparteneva in teoria a un individuo identificato come Arn della famiglia Acsi. L’urna risaliva al III secolo a.C., più precisamente alle prime fasi di costruzione dell’ipogeo di famiglia.

Molto particolare il rilievo di Medusa scolpito in alto rilievo sulla facciata principale, incorniciato da iscrizioni etrusche in corsivo e decorato con motivi floreali stilizzati e dischi rituali chiamati patere. Questi ultimi solitamente li si trova sulle sepolture d’élite.

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Crediti foto: @Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone

Una volta scoperchiata l’urna, gli archeologi non si sono trovati di fronte a uno scheletro umano, bensì a tre vasi di terracotta. Privi di decorazioni, era chiaro che erano stati collocati deliberatamente nell’urna.

Il che è strano. Una lastra di piombo trovata nella tomba asseriva che lì c’erano i resti di Arn e forse di Lari Caprti. Solo che nella tomba non c’erano resti umani. Il che potrebbe voler dire che quella era una sepoltura simbolica. Forse il corpo del suo occupante si era perso chissà dove. O forse era sepolto altrove. Per questo motivo i famigliari occuparono l’urna con una sepoltura simbolica.

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Crediti foto: @Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone

Per quanto riguarda la presenza di Medusa, nell’iconografia funeraria etrusco-italica era considerata un simbolo apotropaico, una sorta di protezione contro le forze maligne. Il suo compito era proteggere sia il contenuto dell’urna che la tomba.

La tomba in questione si trova all’interno della Necropoli di Palazzone, scoperta nel 1840. Qui si trovano circa 200 tombe a camera, tutte risalenti al periodo ellenistico (III-I secolo a.C.). Questa tomba in particolare si trovava all’interno dell’ipogeo della famiglia Acsi.