Quanto sono belli i ponti coperti? Un tempo negli Stati Uniti ce n’erano più di 14mila e riportavano alla mente antichi ricordi, di quando su questi ponti transitavano carrozze trainati da cavalli. E non è un caso che in molti film vengano raffigurati tali ponti (così su due piedi mi vengono in mente Sleepy Hollow e IT) o che vengano citati in parecchi romanzi. Sono stupendi e scenografici, circondati da un alone di fascino antico e romantico. Peccato solo che siano caduti in disuso: adesso negli USA ne rimangono solamente 500-600. Ma perché sono caduti in disuso?
Storia del declino dei ponti coperti

Partiamo dal principio. Perché costruire dei ponti coperti? Non solo per un motivo puramente estetico (anche se quello non guasta). Lo scopo principale dei ponti coperti era proteggerne la struttura dagli agenti atmosferici. Considerate infatti che questi ponti sono costruiti interamente in legno.
Pioggia e vento danneggiavano la struttura, causando marciume e instabilità. La copertura serviva proprio a cercare di mantenerne asciutti i supporti. Inoltre davano anche un minimo di protezione a chi li attraversava.
Il primo ponte di questo genere apparve sul fiume Schuylkill a Philadelphia, nel 1805. Il ponte in questione durò circa 70 anni e lo ampliarono anche ad un certo punto, in modo da aggiungervi lo spazio per il traffico ferroviario.

Solo che un incendio lo distrusse, fato che purtroppo toccò alla maggior parte di questi ponti coperti. Questa tipologia di ponte, infatti, è estremamente vulnerabile alle inondazioni e agli incendi. Ogni volta che un incendio li distruggeva, dovevano essere ricostruiti da capo.
La maggior parte dei ponti coperti negli USA risale al periodo fra il 1820 e il 1870: all’epoca il legname abbondava ed erano quindi molto economici da costruire. Tuttavia a metà del XIX secolo, l’industrializzazione rese disponibili ferro e acciaio.
Così non solo iniziarono a essere costruiti ponti in ferro e acciaio (oggi in acciaio/cemento), ma quando quei ponti coperti in legno venivano distrutti per un qualsiasi motivo, ecco che semplicemente non li ricostruivano più in legno, sostituendoli con i nuovi ponti in ferro e acciaio.

Questo anche perché ferro e acciaio erano assai più resistenti del legno, non marcivano, non bruciavano negli incendi e costavano di meno. Ma non solo: molti ponti coperti furono distrutti appositamente, in modo da poterli sostituire con strutture in ferro o acciaio. Per questo motivo adesso i pochi ponti coperti rimasti negli USA sono protetti e considerati siti storici.




