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giuseppina imperatrice

Giuseppina di Beauharnais, cortigiana, prigioniera e imperatrice

Giuseppina di Beauharnais era una donna che poteva vantare un curriculum di tutto rispetto: cortigiana, prigioniera, imperatrice di Francia e madre di Eugenio, viceré d’Italia e di Ortensia, regina d’Olanda.

Giuseppina di Beauharnais, da cortigiana a imperatrice

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All’anagrafe il nome di Giuseppina di Beauharnais era Marie-Josèphe-Rose de Tascher de La Pagerie. Nacque il 23 giugno 1763 nella piantagione di zucchero di Trois-Ilets, in Martinica.

Tecnicamente parlando la sua famiglia era aristocratica, ma non era ricca. Il padre era Joseph-Garpard de Tascher, un ufficiale della marina francese ormai in miseria che sperperò il patrimonio portato in dote dalla moglie, Rose-Claire es Vergers de Sannois. E mentre la madre cercava di far mantenere alla famiglia un’apparenza altolocata, il padre faceva del suo meglio per sperperare il denaro di famiglia e rimpiangere i bei giorni andati.

Giuseppina ebbe un’istruzione semplice rispetto ad altre ragazze del suo rango, di sicuro non adatta alla società reale parigina. Sapeva leggere e scrivere, ma nulla di più. E il suo accento creolo e i modi provinciali non era quelli adatti a una dama raffinata.

All’età di 16 anni, mentre viveva spensierata la sua vita nella colonia francese, ecco che la spedirono di corsa in Francia per sposare Alexandre de Beauharnais, coetaneo, nativo della Martinica pure lui e, cosa più importante di tutte, aristocratico benestante. Fra i due, oltre alle comuni origini, c’era anche un altro legame: l’amante del padre di Alexandre era la zia di Giuseppina.

Fu quest’ultima, probabilmente, a fungere da sensale per questo matrimonio. Così Giuseppina, inesperta e decisamente poco adatta alla vita parigina aristocratica, partì alla volta della Francia. I due si sposarono il 13 dicembre 1779. Alexandre non era entusiasta del matrimonio: amava la sua libertà e considerava Giuseppina troppo al di sotto del suo livello. I due ebbero due figli: Eugene nel 1781 e Hortense nel 1783. Nonostante ciò, Alexandre stava fuori casa il più possibile, viaggiando fra la Martinica, Parigi e ovunque fossero le sue amanti del momento.

Nel 1785 i due divorziarono. L’amante del momento di Alexandre lo spinse ad accusare ipocritamente e falsamente Giuseppina di infedeltà. Così Giuseppina chiese la separazione legale. Alexandre, bontà sua, accettò di sostenere finanziariamente l’ex moglie e i figli. Ma come spesso accade in questi casi, quando arrivava il momento di pagare, veniva colto da improvvise forme di amnesia, scordandosi di sostenere la famiglia.

Giuseppina decise però di provare a rimanere in Francia. Raffinando le sue doti naturali, riuscì a farsi un nome nei principali salotti parigini. La sua bellezza diversa dal solito e gli occhi scuri attiravano l’attenzione. Ma non i soldi. Tornò brevemente in Martinica per un paio d’anni, ufficialmente per riprendersi dal divorzio, ufficiosamente per dare alla luce una figlia illegittima. E mentre la cugina Aimée scomparve in mare, presumibilmente, secondo alcune leggende, per diventare la moglie preferita di un sultano turco, ecco che Giuseppina tornò in Francia. Giusto in tempo per la Rivoluzione Francese, quando si dice il tempismo.

L’ex marito nel 1791 divenne presidente dell’Assemblea Nazionale, ma tre anni dopo lo accusarono di essere un simpatizzante della monarchia e lo imprigionarono. Giuseppina, che in questi anni aveva raggiunto un buon equilibrio con l’ex, venne anche lei arrestata e imprigionata a Les Carmes. Qui strinse improbabili amicizie con aristocratiche, spie e amanti di leader rivoluzionari, tutte in attesa di capire se avrebbero conservato o meno la testa.

Di sicuro l’ex marito non la conservò: lo ghigliottinarono nel 1794. Giuseppina pensò dunque di essere anche lei destinata alla decapitazione. Così si tagliò i capelli a caschetto, ispirando così lo stile “coiffure a la guillotine”. A salvarla dalla ghigliottina fu la provvidenziale caduta di Robespierre. E fra l’altro solamente un giorno prima della prevista decapitazione di Giuseppina.

La donna uscì di prigione senza un soldo, con due figli a carico e con la salute rovinata dalla prigionia, dalle malattie e dalla malnutrizione. Poco dopo, però, intraprese una relazione con Paul Barras, ricco comandante militare che era una figura di spicco nel nuovo governo post-Rivoluzione.

giuseppina cortigiana

La vita di Giuseppina subì così un drastico cambiamento: da amante di Barras, ottenne una casa lussuosa, poté mandare i figli a scuola e organizzò sontuosi eventi sociali. Proprio qui incontrò il suo futuro marito, un giovane generale corso assai abile e promettente: Napoleone Bonaparte. Questi si innamorò follemente della donna, la quale inizialmente rifiutò la sua proposta di matrimonio, spaventata un po’ dalla tenacia dell’uomo.

Accettò solo in seguito di sposarlo, avendo percepito le potenzialità dell’uomo: i due si sposarono il 9 marzo 1796 a Parigi. Il figlio Eugene, da apprendista falegname durante il Regno del Terrore, ecco che decise di diventare un soldato sotto la guida di Napoleone, diventato il suo patrigno. La figlia Hortense, invece, trovava antipatico Napoleone.

Suo malgrado, Giuseppina dovette seguire il marito durante la campagna in Italia, anche se ammise di annoiarsi parecchio qui (nonostante continuasse a vedersi con il suo amante, Hippolyte Charles). Napoleone era innamoratissimo di lei, ma lei trovava fastidiose le sue attenzioni. Nel 1798 Giuseppina riuscì a tornare a Parigi dove, insieme a Hippolyte, continuò allegramente i suoi traffici illegali assegnando appalti per l’esercito, in modo da sovvenzionare le sue spese e pagare i debiti. Ah, di questi ultimi Napoleone non sapeva nulla.

Stanco del comportamento della moglie, Napoleone voleva divorziare. Ma rinunciò, essendo assai legato ai due figli della donna. E le parti si invertirono: Napoleone iniziò ad avere amanti nella cerchia della moglie, con Giuseppina che doveva fare buon viso a cattivo gioco, sopportando la presenza delle rivali.

Quando Napoleone divenne poi imperatore della Francia nel 1804 nella cattedrale di Notre-Dame, ecco che Giuseppine divenne imperatrice di Francia. Intanto Napoleone aveva promosso Eugene a principe, facendolo diventare Viceré d’Italia. Inoltre lo adottò formalmente e lo fece sposare con la principessa Augusta Amelia di Baviera. Fu un matrimonio combinato, ma pare che i due si innamorarono veramente.

A seguito dell’abdicazione di Napoleone, Eugene decise di ritirarsi a vita privata in Baviera, insieme alla famiglia della moglie. E anche quando Napoleone tornò brevemente alla ribalta nel 1815, Eugene decise che si stava meglio in Baviera, rifiutando cortesemente il ruolo di Pari di Francia. Anche perché aveva promesso al suocero, il re Massimiliano, di non lasciarsi coinvolgere nuovamente.

E Hortense? Beh, Napoleone per lei organizzò un matrimonio col fratello, Luigi Bonaparte. I due diventarono i sovrani dell’Olanda, ma questo fu un matrimonio infelice. Il che non impedì alla coppia di avere tre figli, uno dei quali sarebbe diventato Napoleone III.

Compositrice e pittrice, ecco che nel 1809, quando finalmente Napoleone si decise a divorziare da Giuseppina, chiese di poter essere anche lei sciolta dal matrimonio con Luigi. Napoleone inizialmente rifiutò, salvo poi acconsentire alla separazione un anno dopo. Forse a metterci lo zampino fu la principessa asburgica diventata la seconda moglie di Napoleone, la quale nel frattempo era diventata amica di Hortense.

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Intanto Hortense intraprese una relazione col colonnello Charles de Flahaut, dal quale ebbe un figlio, Charles. Costui sarebbe poi diventato il duca di Morny. Infine, alquanto invisa dopo il ritorno di Napoleone durante i famosi Cento Giorni, ecco che finì con lo stabilirsi in Svizzera.

Già, ma cosa ne era stato di Giuseppina dopo il matrimonio con Napoleone? Quest’ultimo ammise di averla lasciata perché non riusciva a dargli un figlio. Ma col senno di poi, furono Eugenio e Hortense, i figli di Giuseppina, a perpetuare il nome dei Bonaparte. Napoleone III, il figlio di Hortense, sarebbe diventato il primo presidente della Francia dopo la caduta dei Borbone. E successivamente sarebbe diventato imperatore di Francia.

Giuseppina, dopo il divorzio, visse nella sua tenuta di Malmaison, fuori Parigi. Anche durante l’esilio di Napoleone sull’isola d’Elba, lei rimase ospite gradita nei circoli più prestigiosi, ospitando dignitari del calibro dello zar Alessandro I. Anzi, si dice che Hortense, dopo il suo di divorzio, intraprese una relazione con lo zar. Durante un viaggio in Russia, però, Giuseppina si ammalò, peggiorando fino a morire a Malmaison, ufficialmente per polmonite.