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Foto del giorno: l'Eccidio di Waco, religione, sangue e armi

Foto del giorno: l’eccidio di Waco tra religione, sangue e armi

Fotografia di anonimo, Waco, Texas, Stati Uniti d’America, 19 aprile 1993. Lo scatto ritrae un giovane agente dell’FBI davanti all’edificio luogo dell’eccidio in fiamme. La fascia al braccio sinistro del giovane ricorda da che lato stia, i resti carbonizzati dietro ricordano il sangue che scorse in quel tragico conflitto a fuoco. Durante l’eccidio di Waco la religione si mischiò con il sangue e con le armi, mix tanto distruttivo quanto insolito.

Foto del giorno: l'Eccidio di Waco, religione, sangue e armi

Waco era una cittadina anonima e probabilmente pure pacifica, almeno prima di quel 1993. Nel suo territorio sorgeva un ranch appartenente ai davidiani, movimento religioso avventista con numerosi membri scomunicati al suo interno. Come se la scomunica non bastasse, all’interno del ranch di Waco, l’FBI e l’ATF (Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives) sospettavano fossero presenti delle armi da fuoco detenute illegalmente.

Proprio l’ATF otteneva agli inizi del 1993 un mandato di perquisizione dell’area e di arresto per il leader del movimento, David Koresh. Un reporter giornalistico, saputa la grande notizia in anticipo, provò a giocare d’astuzia e a recarsi prima sul posto. Malauguratamente si perse e, chiedendo indicazioni ad un postino locale, innescò un effetto farfalla che definire disastroso sembra riduttivo. Il postino era infatti un davidiano e, chiaramente, informò tutta la sua setta dell’imminente arrivo delle forze armate in massa.

Eccidio di Waco foto Koresh

Koresh e i suoi, anziché provare a nascondere le armi e a concedere una pacifica perquisizione, si barricarono all’interno del ranch, pronti a difenderlo fino alla fine. Il risultato? Durante il primo tentativo di perquisizione morirono 4 agenti federali e 6 davidiani. La morte dei federali fece scattare la competenza dell’FBI, che poteva finalmente entrare in gioco.

Una normale perquisizione divenne però un assedio di ben 51 giorni, come nelle miglior/peggiori guerre del passato. Gli uomini dell’FBI fecero fuggire 35 persone, perlopiù bambini, e poi iniziarono con i lacrimogeni. Se di solito è il fumo a seguire il fuoco, in uno strano gioco di inversione causale, in questo tristissimo caso, sarà il fuoco a seguire il fumo. Dopo i lacrimogeni scoppiò, nel marasma più totale, un grosso incendio devastante.

Eccidio di Waco luogo in fiamme

Sembrava una guerra in quella landa del Texas, ma doveva essere una semplice perquisizione. Anche il numero dei morti ricorda quelli di conflitti ben più grossi: 82 davidiani (di cui ben 28 bambini), oltre ai 4 agenti federali di prima. La religione in questa storia fa solo da sfondo, quel giorno furono solo lacrime, sangue e molto fumo. Una perquisizione divenuta praticamente guerra e una guerra divenuta tragedia.