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Foto del giorno: la Ocean Ranger, o quel che resta di quel disastro nell'Oceano

Foto del giorno: la Ocean Ranger, o quel che resta di quel disastro nell’oceano

Fotografia di anonimo, largo dell’Isola di Terranova, Canada, febbraio 1982. Visibili sono i resti della piattaforma semisommergibile Ocean Ranger, affondata in fondo all’Atlantico insieme alle vite di 84 membri dell’equipaggio. Quel giorno di febbraio si iscrive nelle pagine più buie della storia recente. Oggi lo esploreremo assieme partendo da questo scatto così diretto e impattante.

Foto del giorno: la Ocean Ranger, o quel che resta di quel disastro nell'Oceano

La Ocean Ranger era una delle più grandi piattaforme semisommergibili al mondo, progettata per resistere alle più dure condizioni. Il suo nome lo testimonia, col senno di poi, in maniera amaramente ilare. Quel 14 febbraio del 1982 l’equipaggio ricevette il messaggio canonico di allarme: venti fino a 74 km/h e onde fino a 10m erano in arrivo, dritte dritte sulla Ranger. Nessun allarme e nessun allarmismo: la piattaforma era progettata per resistere.

Queste erano le premesse e le più rosee aspettative, ma quel giorno accadde il peggio. Le onde arrivarono a ben 15 metri di altezza, mentre i venti raggiunsero i 100 km/h. Come se ciò non bastasse, poche ore prima dell’incidente, un’anomalia venne fuori nel funzionamento del ballast. Si tratta del sistema di bilanciamento della piattaforma che ne conferiva stabilità gestendo l’acqua nei serbatoi. Pioveva sul bagnato praticamente.

Ocean Ranger foto piattaforma

Sulla Ocean Ranger lavoravano 84 persone, insufficientemente preparate ad una situazione d’emergenza come quella che si creò. Il fato stava per abbattersi sotto forma di tempesta e, quando lo fece, colpì veramente duro. Tutti e 84 i membri dell’equipaggio morirono lì, a largo di Terranova. Non ci fu scampo per nessuno quando l’Oceano Atlantico si abbatté con tutta la sua veemenza.

La questione più cruda riguarda il modo in cui il tutto avvenne. In maniera lenta, inesorabile e crudele. Il ballast precedentemente nominato subì ulteriori danni a causa delle infiltrazioni d’acqua. Niente bilanciava più la Ranger che iniziò a inclinarsi sempre di più. Alle 00:52 i lavoratori riuscirono a lanciare un disperato Mayday, che a poco servì. Quando le scialuppe di salvataggio giunsero sul posto nessuno era in vita per accoglierli.

Ocean Ranger immagine inizio affondamento

Pochi minuti dopo le 03:00 la piattaforma era ribaltata, in balia della tempesta e della sua forza sovrannaturale. La Ranger era considerata all’avanguardia e resistente, ma si scoprì l’esatto contrario e lo si scoprì nella maniera più tragica.