Fotografia di Koyagi-jima, Nagasaki, Giappone, 9 agosto 1945. La foto in questione è stata scattata 15 minuti dopo l’esplosione della bomba nucleare, con la nube a fungo che si innalzava minacciosa sulla città. Nello scatto si possono scorgere alcuni ignari passanti che osservano la nube, inconsapevoli di quanto sarebbe accaduto subito dopo.
La bomba atomica su Nagasaki

Si pensa che questa sia la prima fotografia scattata a terra del fungo atomico che si levò 15 minuti dopo l’esplosione della bomba atomica a Nagasaki. I bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki da parte degli USA causarono un incalcolabile numero di morti.
Si parla spesso del bombardamento di Hiroshima, ma anche Nagasaki quel giorno funesto venne devastata. La squadriglia Bockscar, alle ore 03:49 del mattino del 9 agosto 1945, trasportava Fat Man. Il suo obiettivo primario era Kokura, mentre Nagasaki era l’obiettivo secondario.
Il piano per il secondo attacco era praticamente identico a quello di Hiroshima. Due B-29 il volo un’ora prima come ricognitori e poi altri due B-29 in volo dopo nella squadriglia Bockscar, per il supporto strumentale e fotografico.
L’esercito ordinò all’equipaggio di individuare i bersagli a vista e non tramite radar. Questo perché la portata esplosiva della bomba era limitata e la differenza di un miglio o due avrebbe sprecato parte della sua potenza.

Bockscar, in ritardo di mezz’ora dalla partenza, avvistò Kokura. Ma il ritardo aveva avuto alcune conseguenze impreviste. Il giorno prima, infatti, un bombardamento incendiario su Yahata, vicino a Kokura, aveva causato la formazione di nubi e fumo che impedivano ora la visuale. In aggiunta le acciaierie Yawata stavano bruciando volutamente catrame di carbone in modo da produrre fumo nero che ostacolasse i piloti.
In pratica l’area sopra Kokura era coperta per il 70% di nubi e fumo. La squadriglia sorvolò per tre volte la città, cercando di avvistare invano il bersaglio. Non riuscendoci, da protocollo decisero di ripiegare su Nagasaki.
La squadriglia Bockscar, dopo otto ore di volo, arrivò sopra Nagasaki alle ore 11:50. Durante il volo c’erano stati diversi problemi meccanici, per cui l’equipaggio era arrivato al punto limite: o sarebbero tornati indietro o avrebbero dovuto rischiare un ammaraggio di fortuna.

Così, prima di tornare indietro, l’equipaggio sganciò la bomba Fat Man nella zona industriale della città di Nagasaki. Il suo nucleo conteneva 6,4 kg di plutonio. La bomba esplose 47 secondi dopo, quando era a 503 metri di altezza, sopra un campo da tennis che sorgeva a metà strada fra la Mitsubishi Steel and Arms Works a sud e l’Arsenale di Nagasaki a nord.
In realtà l’ipocentro era previsto a 3 km di distanza. L’esplosione ebbe una potenza di 22mila tonnellate di TNT, generando una temperatura di 3.900°C e venti a 1.005 km/h. Nella foto vedete proprio alcune persone ignare di ciò che a breve le avrebbe investite e uccise. 40.000 persone morirono per l’esplosione della bomba di Nagasaki e altre 40.000 rimasero ferite (per tacere poi di quelle che avrebbero subito conseguenze a causa delle radiazioni). Il raggio di distruzione della bomba fu di 1,6 km, ma a questo bisogna aggiungere gli incendi che l’esplosione causò soprattutto nella parte settentrionale della città. Gli incendi arrivarono fino 3,2 km a sud della bomba.