Fotografia di anonimo, centro di Milano, fine del XIX secolo. Una veduta sul Duomo dove però la protagonista è un’altra. Parliamo della Centrale Santa Radegonda, ovvero la prima centrale termoelettrica dell’Europa Continentale, seconda solo a quelle di Londra e di Manhattan, che la precedettero di qualche mese. Nello scatto è visibile, al fianco delle guglie acuminate del Duomo, anche il grande camino della centrale, che campeggia nella Milano di fine XIX secolo.

La storia della Centrale Santa Radegonda si lega inevitabilmente a quella di Giuseppe Colombo, ingegnere, imprenditore e politico italiano del XIX secolo. Fu lui che nel 1881 trattò con Edison in persona alla Mostra internazionale dell’elettricità di Parigi. Ottenne con la sua eloquenza l’esclusiva del sistema Edison in Italia, ovvero il sistema a corrente continua per alimentare la futura centrale.
Ottenuto questo importante accordo, arrivò anche l’approvazione definitiva del Comitato promotore per le applicazioni dell’energia elettrica in Italia. Socia del comitato era niente di meno che la Banca Centrale che acquistò e mise a disposizione il teatro di Santa Radegonda. Demolito, lasciò il posto ad una nuova palazzina che ospitò la centrale per circa 40 anni.

Da poco dopo la metà del 1883 dunque, le attività adiacenti Piazza del Duomo godettero delle prime forniture italiane di energia elettrica. Il Caffè Biffi, il Teatro Manzoni e i Magazzini Bocconi, ovvero l’odierna Rinascente, furono i primi a sperimentare l’innovazione, seguiti poi dal Teatro alla Scala. Proprio qui il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, il teatro fu illuminato, tra lo stupore di tutti i presenti, da centinaia di lampadine elettriche durante l’esibizione della Gioconda di Ponchielli. Milano si rinnovava, ed era fra le prime al mondo.
Tornando al nostro Giuseppe Colombo, prima dicevamo avesse grandi meriti nella vicenda e che fosse anche uomo politico. Ecco, combinando questi due elementi ne otteniamo un altro fondamentale per la nostra vicenda. All’epoca Colombo era anche consigliere comunale di Milano e svolse un grande ruolo di persuasione per ottenere l’approvazione del suo progetto.

La storia della centrale durerà ben 43 anni, fino al 1926. In questa data la struttura in via Santa Radegonda andrà incontro alla demolizione per lasciare spazio al nuovo cinema Odeon. Milano è una città che cambia in fretta e, fra le numerose pagine della sua storia, una è dedicata meritatamente a Colombo e alla prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale.