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Foto del giorno: contro il bracconaggio, il primo rogo dell'avorio in Kenya

Foto del giorno: contro il bracconaggio, il primo rogo dell’avorio in Kenya

Fotografia di Ben Curtis (AP), Kenya, 2016. Questo scatto, sebbene risalente al 2016, ci racconta di una storia ben più radicata nel tempo. Una storia che affonda le sue radici, almeno per ciò che riguarda il continente africano, nella lontana epoca pre-coloniale. La vicenda del bracconaggio è complessa, lunga e spigolosa, ma c’è stato un momento in cui il mondo è sembrato improvvisamente destarsi sull’argomento. Ciò che causò questo risveglio fu un simbolico gesto di protesta: il rogo dell’avorio.

Foto del giorno: contro il bracconaggio, il primo rogo dell'avorio in Kenya

La fotografia di Ben Curtis, magistrale a mio parere nel presentare la drammaticità del tema e nel trasmettere capillarmente la carica figurativa dell’atto, è relativamente recente. Tuttavia offre il pretesto per parlare del famoso Ivory burn (il rogo dell’avorio) e della sua origine. Per farlo occorre tornare indietro fino al 1989.

Nel luglio dell’89, l’allora presidente kenyota Daniel Arap Moi, diede alle fiamme circa 12 tonnellate di avorio sottratto dalle avide mani dei bracconieri. Fautore del sequestro fu il Kenya Wildlife Service (KWS). In quell’ultimo scorcio degli anni ’80, il portavoce del KWS, Paul Udoto, spiegò con queste parole il fortissimo gesto del presiedente: “l’incendio è una misura disperata volta a inviare un messaggio rivolto al mondo sull’eliminazione sistematica e strumentale degli elefanti del Kenya, vittime del bracconaggio”.

rogo dell'avorio presidente Daniel Arap Moi

Meno di due mesi dopo il primo rogo d’avorio mai effettuato al mondo la comunità internazionale decise di attivarsi e fare qualcosa a riguardo. Il 17 ottobre 1989 la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES) impose un divieto universale sulla vendita di avorio.

Misure draconiane, penserete, ma il fenomeno del bracconaggio, soprattutto a partire dal secondo Novecento, aveva raggiunto apici insostenibili. Un dato su tutti: prendendo in esame l’arco di tempo che andò dal 1973 al 1977, nella popolazione dei pachidermi in Kenya si registrò un calo drastico, dai 167.000 esemplari ai circa 65.000.

rogo dell'avorio messaggio 1989

Il governo kenyota si rese conto prima di chiunque altro che, con quei tassi di bracconaggio, l’elefante africano, emblema degli spazi selvaggi del Paese, si sarebbe incamminato sulla strada dell’estinzione. L’incendio dell’eburneo confiscato fu una mossa mirata a bloccare il mercato nero, ma anche per le modalità con cui fu condotta, a lanciare un messaggio.