Storia Che Passione
edoardo foto ritratto

Edoardo VII e la la sua sedia dell’amore, quando la morale vittoriana venne dimenticata dal figlio stesso della regina

I vezzi ed i capricci delle famiglie reali non sono segreti, molte volte si cerca di nasconderli, altre di edulcorarli, ma vengono sempre all’aria. Uno di questi è la famosa sedia dell’amore di Edoardo VII, re di Inghilterra succeduto alla longeva e famosa madre Vittoria nel 1902.

edoardo foto ritratto

La regina Vittoria è famosa per il suo lungo regno di ben 63 anni, superato dalla recente Elisabetta II, con ben 70 anni di regno. Una caratteristica che contraddistinse il periodo di regno vittoriano fu appunto la famosa “morale”. La morigeratezza era la parola d’ordine e nella società del tardo XIX secolo non ci dovevano essere scandali o situazioni umilianti.

Tutto questo forse sfuggì al principe ereditario Edoardo VII, famoso invece per i suoi vizi e per i suoi viaggi amorosi in Francia, dove era solito frequentare la istituzionalizzate case del piacere e trascorrere vacanze tra eccessi sessuali e divertimenti vari.

edoardo casa francia

Dal 1802 le case di prostituzione erano ormai legali e una in particolare, arredata con lusso sfrenato e frequentata da gente di alto rango sociale, era la prediletta di Edoardo: Le Chabanais. E proprio qui si trovava l’oggetto principe dell’articolo odierno, ovvero la famosa sedia del piacere.

Il famoso ebanista Luois Soubrier la costruì nel 1890 e la donò alla famosa casa di tolleranza. Questa sedia aveva un design particolare che consentiva al principe e futuro re di giacere anche con due donne contemporaneamente. Nemmeno a dirlo, la sedia chiaramente poteva essere utilizzata solo da Edoardo in persona, nessun altro poteva nemmeno avvicinarvisi.

edoardo foto sedia

Ad oggi il peculiarissimo pezzo di mobilio si trova nelle mani del pronipote del suo costruttore. Vi sono però 3 repliche, una delle quali esposta al museo del sesso di Praga e dunque aperta al pubblico. Mi raccomando, in questo caso più che mai, guardare ma non toccare!