Manuela ChimeraQuesta volta il nostro viaggio alla scoperta dei tesori archeologici ci porta in Romania. Più precisamente nella città di Histria, sito archeologico che sorge sulla costa occidentale del Mar Nero. Qui gli archeologi, dalle rovine di un’antica casa romana bruciata, hanno fatto riemergere un ricco tesoro di metallo fuso. Tesoro che parla di una famiglia dell’élite.
Il tesoro della casa romana bruciata in Romania
A condurre la ricerca è stato un team di ricercatori del Museo Nazionale di Storia della Romania. Secondo quanto dichiarato, il tesoro è formato da monete e ornamenti vari fusi. Questo tesoro apparteneva probabilmente a un’importante famiglia vissuta circa 1.900 anni fa.
I ricercatori hanno trovato più di 40 monete e diversi ornamenti realizzati in metalli preziosi. La casa sorgeva nella città di Histria, in origine una colonia greca, fino a quando nel I secolo d.C. non fu annessa all’Impero Romano.
Secondo il museo, i metalli si fusero insieme durante l’incendio che distrusse l’abitazione, facendo conservare loro la forma della scatola di legno nella quale erano custoditi. Nonostante il calore sviluppato dal rogo, le monete hanno mantenuto la loro forma circolare, anche se il passare del tempo le ha corrose.
Nello stesso strato del sito, poi, gli archeologi hanno trovato anche vasi di ceramica, iscrizioni e svariati oggetti realizzati in bronzo, ferro, vetro e pietra.
La casa originaria doveva essere parecchio “sontuosa”, con pavimenti in pietra calcarea e pareti in gesso dipinto. Quindi si parla di una famiglia ricca. Al momento gli archeologi hanno datato i reperti, in via preliminare, al II o III secolo d.C. Durante questo periodo, l’Impero Romano continuò l’opera di ristrutturazione iniziata da Augusto nel 27 a.C. e andata avanti fino al 284 d.C.
L’intera società romana fu ristrutturata in modo da concentrare il potere sotto un unico imperatore, pur mantenendo in vita alcuni aspetti della repubblica.
