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fast food romano

Cosa si mangiava in questo antico “fast food” di epoca romana trovato a Maiorca?

A Maiorca, in una fossa di rifiuti vicino alle antiche rovine di quello che, all’epoca, era a tutti gli effetti l’equivalente romano di un fast food moderno, gli archeologi hanno trovato delle ossa di piccoli tordi. Nulla è cambiato da allora: all’epoca i Romani mangiavano piccoli uccellini al “fast food”, oggi invece mangiamo le alette di pollo. Volatili diversi, ma la meccanica di base è sempre la stessa.

Tordi e non alette di pollo in questo fast food romano

fast food romano
Crediti foto: @Twice25, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Trovate lo studio completo in merito a questa scoperta sul Journal of Osteoarchaeology. Alejandro Valenzuela, ricercatore presso il Mediterranean Institute for Advanced Studies di Maiorca, in Spagna, ha spiegato a Live Science che, a dire il vero, ancora oggi, seppur occasionalmente, a Maiorca la tradizione imponga di mangiare piccoli tordi.

Lo studio ha descritto l’analisi di una serie di ossa di animali scoperta nell’antica città di Pollentia. La cittadina era stata fondata dopo la conquista delle Isole Baleari da parte dei Romani nel 123 a.C. Pollentia divenne ben presto un ricco e attivo porto romano, comprensivo di un foro, alcuni templi, cimiteri e negozi. Fra di essi non potevano mancare dei locali dove mangiare qualcosa velocemente. Come questa “popina”, una sorta di fast food dell’epoca. Si trattava di un piccolo locale dove la gente si riuniva per fare uno spuntino veloce o bere del vino.

tordo

Proprio lì vicino gli archeologi hanno trovato una fossa biologica profonda circa 4 metri, riempita di rifiuti. Fra di essi c’erano i resti di ossa i mammiferi, pesci e uccelli. Lo studio si è concentrato in particolar modo su queste ultime in quanto le loro ossa, assai fragili, si conservano male nei siti archeologici.

Ebbene, nella fossa di questa popina di Pollentia c’erano tantissime ossa di tordi. Si parla soprattutto di teschi e sterni, con una certa scarsità di ossa delle zampe e della parte superiore del torace. Proprio queste erano le parti più carnose dei volatili. Il che vuol dire che gli abitanti di Pollentia erano soliti andare al fast food a consumare i tordi.

Altri documenti storici hanno dimostrato che i cacciatori romani erano soliti catturare uccelli canterini in grandi gruppi, usando trappole o reti. Poi li vendevano ai commercianti che li cucinavano e distribuivano come cibo.

maiorca

In base alle ossa trovate, Valenzuela ha spiegato che i volatili erano preparati togliendo lo sterno in modo da appiattire il petto. In questo modo il volatile era cucinato alla griglia o in padella preservandone l’umidità. Alcuni frammenti di ceramica trovati nella fossa, poi, suggeriscono che i tordi erano serviti su piatti. Oppure anche su spiedini, visto che si tratta di una sorta di street food. Oltre alle ossa di tordo, poi, c’erano anche ossa di pollo e coniglio in gran quantità. Significa che anche loro erano presenti sul menu.