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Accadde oggi: 9 dicembre

Accadde oggi: 9 dicembre

Almanacco del 9 dicembre, anno 1714: scoppia la seconda guerra di Morea, tra Impero ottomano e Repubblica di Venezia per il Peloponneso. Il conflitto portò alla perdita del possesso della Morea per Venezia. Provvidenziale si rivelò l’intervento asburgico, per evitare ulteriori perdite territoriali in favore della Sublime Porta. La guerra terminò nel 1718 quando le potenze coinvolte firmarono il trattato di Passorowitz.

Accadde oggi: 9 dicembre

La prima guerra di Morea si combatté tra il 1684 e il 1699, e portò a Venezia il controllo del Peloponneso, oltre al permesso di rinsaldare il controllo sull’Egeo. Nel 1699 la ottomani e la lega cristiana creatasi nel 1683 firmarono il trattato di Carlowitz. Con questo trattato di pace, con l’indebolimento dell’impero ottomano, Venezia acquisiva invece il controllo della Dalmazia; possesso che si estese fino la linea Grimani. Le acquisizioni di quegli anni permisero a Venezia di non corrispondere più il tributo agli ottomani per il mantenimento di Zante.

Non si dovette attendere molto prima che gli ottomani intraprendessero una nuova campagna bellica per riprendersi quegli stessi territori. In seguito al conflitto con la Russia, gli ottomani avevano ripreso vigore militare, invece Venezia si isolava diplomaticamente. L’occasione per riaprire quel vecchio campo di battaglia sembrò riaprirsi il 9 dicembre 1714, quando una nave ottomana finì con l’essere catturata.

9 dicembre, turchi ed europei

La dichiarazione di guerra del 9 dicembre conteneva ben 14 articoli di denuncia e riguardavano diversi episodi di saccheggio che i veneziani avrebbero perpetrato verso le navi turche. Tra queste vi sarebbe stata la nave che trasportava l’harem personale del gran visir Silahdar Damat Alì pascià. Inoltre, la Serenissima aveva dato asilo a Gikan, ritenuto uno dei sobillatori di una rivolta anti turca. In questo modo Venezia violò un’altra clausola inerente proprio all’asilo dei ribelli.

Nella primavera del 1715 le truppe sotto il comando del gran visir marciarono verso Adrianopoli e la resistenza veneziana sembrò reggere fino al 7 di settembre. Fino a quando cadde l’ultima fortezza di Morea, Malvasia. Il rovinoso andamento della guerra pose il senato di Venezia nelle condizioni di ricercare un’intesa con l’imperatore Carlo VI. Nel 1716 si rivelò quindi quasi provvidenziale l’intervento delle milizie asburgiche.

9 dicembre, Nauplia

Gli ultimi anni di guerra non incisero particolarmente sugli esiti della vittoria. L’Austria allora si fece promotrice del trattato di pace, viste anche le difficoltà che stava registrando all’interno di alcuni suoi domini. La conferenza non si rivelò fruttuosa per la Serenissima che aveva inviato come diplomatico Carlo Ruzzini. Le conseguenze di questo trattato furono l’istituzione della nuova linea Mocenigo e la fine dei plurisecolari conflitti tra ottomani e veneziani. Di fatti Venezia sembrava dare inizio alla sua involuzione: non gli rimasero che lembi di terra nel Mediterraneo orientale.