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Accadde oggi: 20 settembre

Accadde oggi: 20 settembre

Almanacco del 20 settembre, anno 1979: con l’Operazione Caban, il servizio di intelligence francese SDECE rovescia Jean-Bédel Bokassa, autoproclamatosi Imperatore del Centrafrica col nome di Bokassa I. Cade in questo modo uno dei regimi dittatoriali più sanguinari e repressivi dell’Africa subsahariana.

Accadde oggi: 20 settembre

Il 20 settembre 1979 l’Operazione Caban entrò nella sua fase pienamente visibile, dando al mondo la notizia che l’Impero Centrafricano di Jean-Bédel Bokassa era crollato. La notte precedente, poco prima della mezzanotte, David Dacko – scortato dai commando dello SDECE francese – aveva già parlato dai microfoni della radio di Bangui. Egli aveva annunciato la caduta dell’imperatore e il ritorno della Repubblica Centrafricana. Ma fu nella giornata successiva che l’operazione si concretizzò davvero.

La capitale Bangui si svegliò in un’atmosfera surreale. Le truppe francesi, entrate poche ore prima dal Ciad e dal Gabon, avevano già preso possesso dei punti strategici senza incontrare resistenza. Le stesse forze centrafricane, prive di ordini e orfane del loro imperatore in viaggio in Libia, si arresero spontaneamente o si dispersero nei villaggi. L’assenza di combattimenti trasformò il colpo di Stato in una presa di potere incruenta, evento raro in un continente segnato da transizioni violente.

20 settembre Impero Centrafricano

Il 20 settembre, dunque, sancì formalmente la restaurazione di David Dacko alla presidenza, a tredici anni dal suo rovesciamento per mano dello stesso Bokassa. Nelle ore successive, il nuovo capo di Stato venne presentato come garante della legalità costituzionale e della continuità politica, pur essendo in realtà il risultato di una precisa regia francese. Decadde il titolo imperiale e si pose fine all’esperimento monarchico di Bokassa I. Il Paese tornava ad essere la Repubblica Centrafricana (RCA).

Bisognava tuttavia legittimare il nuovo assetto della nazione; cosa affatto scontata. Dacko parlò ai microfoni nazionali descrivendo Bokassa come un tiranno corrotto e sanguinario, responsabile dei massacri studenteschi e dell’oppressione del popolo. Parallelamente, la presenza visibile dei paracadutisti francesi nelle strade di Bangui dava un senso di sicurezza immediata, ma lasciava intravedere quanto l’operazione fosse stata più un’azione di Parigi che una sollevazione popolare.

20 settembre incoronazione Bokassa I

Sul piano internazionale, la notizia del 20 settembre ebbe vasta eco. La Francia poté presentare il ritorno di Dacko come un atto di “salvataggio umanitario”, volto a chiudere la parentesi imperiale di Bokassa, già screditata agli occhi dell’opinione pubblica europea dal massacro degli studenti e dall’eccesso della sua incoronazione del 1977. Tuttavia, i commentatori colsero subito l’altra faccia della vicenda. La destituzione di Bokassa era funzionale soprattutto a preservare l’influenza francese in Africa centrale. Il momento non era casuale, data l’estensione dell’ombra di Gheddafi e della Libia nella regione.

20 settembre David Dacko presidente

Il 20 settembre 1979, quindi, non fu solo il giorno del ritorno di Dacko: segnò la fine di un esperimento politico fuori misura e l’inizio di una nuova fase di controllo francese sul Paese. Da quel momento, la “normalizzazione” venne portata avanti con l’Operazione Barracuda. In poche parole il dispositivo militare francese rimasto sul territorio per due anni al fine di consolidare il regime amico.