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Accadde oggi: 19 maggio

Accadde oggi: 19 maggio

Almanacco del 19 maggio, anno 1643: viene combattuta la battaglia di Rocroi, nel contesto della fase francese della Guerra dei Trent’anni. Lo scontro sul campo tra francesi e spagnoli fu di epocale importanza per l’età moderna, poiché evidenziò la fine del predominio militare spagnolo in Europa e la conseguenziale imposizione bellica della Francia, che si protrarrà fino al XVIII secolo inoltrato. Ad una stella che si apprestava a declinare corrispondeva un astro sulla rampa di lancio: quello del ventunenne duca d’Enghien, meglio conosciuto come Luigi II di Borbone-Condé, per tutti il Gran Condé.

Accadde oggi: 19 maggio

La Guerra dei Trent’anni (1618-1648) devastava l’Europa da oltre un ventennio. Scoppiata per motivi religiosi, presto si trasformò in una lotta politico-dinastica fra le principali potenze europee. La Francia dei Borbone scese in guerra contro la Spagna degli Asburgo solamente nel 1635, dando vita ad uno scenario bellico parallelo – che la storiografia chiama guerra franco-spagnola – perdurato ben oltre la pace di Vestfalia (1648) e conclusosi solo nel 1659 con la pace dei Pirenei.

Poco prima di arrivare agli eventi di Rocroi del 19 maggio 1643, è doveroso soffermarsi sui risvolti di potere che interessarono una delle due potenze coinvolte. Dopo 33 anni spaccati di regno, il 14 maggio, perciò cinque giorni prima della battaglia, moriva Luigi XIII di Francia. Il re aveva un erede designato, Luigi XIV, di soli cinque anni e per questo soggetto alla reggenza cardinalizia di Mazzarino.

Mentre a Parigi accadeva tutto ciò, un esercito asburgico di 27.000 uomini al comando di Francisco de Melo era partito dalle Fiandre e aveva attraversato le Ardenne. L’armata, composta dal fior fiore dei veterani spagnoli delle Fiandre, poneva sotto assedio la piazzaforte di Rocroi. Gli imperiali speravano così di distogliere i francesi dalle loro offensive in Catalogna e Franca Contea.

19 maggio battaglia di Rocroi

Il Regno di Francia affidò la difesa dell’area ad un validissimo, seppur giovane, comandante. Si trattava del cugino del re, anch’egli di sangue reale, Luigi II di Borbone-Condé, all’epoca ancora insignito del titolo di duca d’Enghien. Diventerà principe di Condé alla morte del padre, tre anni dopo. A soli 21 anni, il nobile francese si ritrovò ad affrontare un esercito che godeva di fama leggendaria, poiché invitti da oltre un secolo. Non è per un mero frutto del caso se in seguito qualcuno lo chiamerà “l’Alessandro Magno di Francia”.

Nel varco di Rocroi (e non in un campo aperto, dove era consuetudine combattere all’epoca) il duca d’Enghien aveva predisposto 24.000 uomini circa, con lui al personale comando dell’ala destra di cavalleria. Differente era lo schieramento tattico dei due eserciti: i francesi si disposero in linea alla svedese. Gli spagnoli riproposero lo schema dei tercios che da oltre un secolo li giudicava infallibili.

19 maggio schieramento Rocroi

Attaccarono per primi i francesi, che grazie ad un ottimo coordinamento diretto del Gran Condé scacciarono le ali di cavalleria asburgiche. L’evoluzione dello scontro vide ad un certo punto la totalità dello schieramento francese accerchiare il centro di quello spagnolo, rappresentato dai veterani del tercio. Per ben due volte i fanti spagnoli resistettero alle cariche francesi. Quest’ultimi si avvalsero quindi dell’artiglieria e falcidiarono il restante dell’esercito di Francisco de Melo. Lo scontro terminò con 4.000 perdite, tra morti e feriti, per gli uomini del Gran Condé. Il conto per gli spagnoli era ben più salato, con 7.000 perdite e 8.000 prigionieri.

19 maggio battaglia raffigurazione francese

La battaglia di Rocroi, combattuta il 19 maggio 1643, ebbe un effetto impattante e duraturo sul prosieguo della guerra. Per la prima volta il tercio aveva conosciuto la sconfitta; crollò il mito della loro invulnerabilità. Successivamente la Spagna ricostruì un esercito delle Fiandre, continuando a combattere in Italia e nei Paesi Bassi, ma perse progressivamente terreno. Il Regno di Francia invece, sotto la guida del cardinale Mazzarino, poté concentrarsi sugli scenari tedesco e spagnolo, fornendo un certo appoggio alle forze svedesi e protestanti in guerra contro l’imperatore Ferdinando III. Lo sforzo combinato franco-svedese portò poi alla conclusione della Guerra dei Trent’anni nel 1648.

19 maggio stele commemorativa Rocroi

Se vogliamo però, Rocroi rappresentò anche uno spartiacque della storia europea moderna. La battaglia che incoronò il Grand Condé quale eccelso stratega, rafforzò altresì il prestigio della monarchia francese in un momento delicatissimo, subito dopo la morte di Luigi XIII, dando stabilità al nuovo regno di Luigi XIV. Nella propaganda, la vittoria venne vista come il trionfo della gioventù francese sulla vecchia potenza spagnola. Si sarebbe smesso di parlare di “Siglo de Oro“, in favore di un “Siècle Français“.