Almanacco del 17 maggio, anno 1510: muore a Firenze Sandro Botticelli. Artista geniale, è considerato una delle figure simbolo del Rinascimento italiano. Il suo stile si caratterizzò soprattutto per la raffinatezza nella rappresentazione di una bellezza idealizzata che si confaceva al gusto estetico dell’epoca.
![Presunto ritratto di Botticelli, morto il 17 maggio 1510](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/05/accadde-oggi-17-maggio.jpg)
Alessandro Filipepi, questo era il suo vero nome, nacque a Firenze nel 1445 all’interno di una famiglia modesta ma non povera. Il cognome con cui oggi è universalmente conosciuto era in origine un soprannome. Non si sa esattamente la sua origine. Si pensa che potesse derivare dalla robusta costituzione del fratello Antonio, detto appunto “Botticello” o da un’alterazione del nome del fratello Giovanni, di professione orafo (a Firenze chiamato “battigello“).
![Giuliano de' Medici, uno dei committenti di Botticelli, morto il 17 maggio 1510](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/05/accadde-oggi-17-maggio-1.jpg)
Fra il 1464 e il 1467 svolse l’apprendistato presso la bottega di Filippo Lippi, importante pittore fiorentino dell’epoca. Nel 1470 Botticelli aprì la prima bottega per conto proprio. Sempre negli anni Settanta cominciò a frequentare la cerchia dei Medici, signori de facto di Firenze e grandi mecenati. Per la famiglia signorile realizzò alcuni ritratti, fra cui celebre è quello di Giuliano de Medici, fratello di Lorenzo e ucciso nella Congiura de’ Pazzi.
![La Primavera di Botticelli, morto il 17 maggio 1510](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/05/accadde-oggi-17-maggio-2.jpg)
Fu poi alla corte Medicea che realizzò due suoi quadri più celebri, la Primavera e la Nascita di Venere. Entrambe le opere sono databili al periodo compreso fra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta del XV secolo.
![La Nascita di Venere di Botticelli, morto il 17 maggio 1510](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/05/accadde-oggi-17-maggio-3.jpg)
La sua fama, nel frattempo, giunse fino a Roma, dove Papa Sisto IV lo chiamò per contribuire alla realizzazione degli affreschi della Cappella Sistina. Rientrato nel capoluogo toscano, Botticelli continuò a lavorare alla corte medicea. Il grande successo, però, avrebbe cominciato a scemare da lì a qualche anno, seguendo le vicende della famiglia Medici.
![Papa Sisto IV, che chiamò a Roma Botticelli, morto il 17 maggio 1510](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/05/accadde-oggi-17-maggio-4.jpg)
Nel 1494 Girolamo Savonarola depose Piero de’ Medici, figlio di Lorenzo, instaurando un regime teocratico, che però durò ben poco. Le veementi critiche all’immorale papato del corrotto Alessandro VI e la volontà redistributiva alienarono presto a Savonarola il sostegno di Roma e dell’aristocrazia fiorentina. Nel 1498 il frate fu condannato al rogo, ma a Firenze non tornarono i Medici, bensì fu restaurata una repubblica oligarchica. Botticelli rimase legato ai suoi mecenati, venendo quindi messo da parte dal potere cittadino a favore di altri artisti nascenti, come Leonardo o Michelangelo. Trascorse gli ultimi anni della sua vita quasi nell’inattività, spegnendosi il 17 maggio 1510 nella sua città natale.