Almanacco del 12 dicembre, anno 1969: scoppia una bomba a Piazza Fontana, la morte imperversa e spaventa. Era l’inizio degli Anni di Piombo, l’Italia entrava in una spirale di odio e violenza che caratterizzerà tutto il dopoguerra fino ad anni molto vicino a noi. Secondo alcuni sarà “La madre di tutte le stragi“, una definizione che ben rievoca quel periodo nefasto della Repubblica Italiana.
![12 dicembre foto interno banca dopo attentato](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/12/accadde-oggi-12-dicembre.jpg)
Prima di parlare di nello specifico degli attentati plurimi di quel giorno, è necessaria una contestualizzazione sul periodo, già trattato in separata sede. In breve, in questa data, comincia la Strategia della tensione, ovvero una serie di continui attentati per screditare la sinistra e tenerla il più lontano possibile dalle istituzioni democratiche per diversi anni. Anni convulsi, confusi e pieni di morte.
Quel 12 dicembre, in appena 53 minuti, ci furono ben 5 attentati contemporanei, 3 a Roma, 2 a Milano, cuori pulsanti della vita economica e politica della Penisola. Presso la Banca Nazionale del Lavoro, a San Basilio, ci furono 16 feriti. Contemporaneamente delle esplosioni colpivano anche Piazza Venezia e l’Altare della Patria, in tutto saranno 18 i feriti nella Capitale.
![12 dicembre foto Banca Agricoltura Milano](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/12/accadde-oggi-12-dicembre.-1.jpg)
Spostandoci a Milano invece, la seconda bomba si trovava a via Della Scala, rimasta per fortuna inesplosa. Ma l’attentato più noto, e di conseguenza più conosciuto, fu quello presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, locata appunto presso Piazza Fontana. I dati qui sono tragicamente più elevati: ben 17 morti ed 88 feriti.
Subito la colpa si ricercò a sinistra, addirittura fra gli anarchici, in un nome passato tristemente alla storia: Giuseppe Pinelli. Dopo ore di interrogatorio cadde misteriosamente dalla finestra della questura meneghina. Questa azione la pagherà con la stessa vita il commissario Calabresi, per una vendetta compiuta anni dopo a favore di Pinelli. Ma dovranno passare ancora diversi decenni e si dovranno superare non pochi depistaggi per arrivare alla verità.
![12 dicembre deposizione di Andreotti](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/12/accadde-oggi-12-dicembre.-2.jpg)
Alla fine, solo nel 2005, la Corte di Cassazione condannò definitivamente Carlo Digiglio, detto “Zio Otto“, terrorista di estrema destra della cellula di Ordine Nuovo. I legami internazionali e le connivenze istituzionali e dei servizi segreti rimangono ancora temi scottanti e sono polvere sotto al tappeto della “Prima Repubblica“, che di acari ne ha nascosti, eccome se ne ha nascosti.