Storia Che Passione
accadde oggi: 1 novembre

Accadde oggi: 1° novembre

Almanacco del 1° novembre, anno 1512: ormai finiti i lavori pittorici alla Cappella Sistina, le sue porte vengono aperte al pubblico. Dopo anni di lavori e una storia che si snoda per secoli, la Sistina poteva lasciarsi ammirare in tutta la sua grandezza. Il lavoro si deve alle sapiente mani di Michelangelo, sovvenzionato dall’allora papa, Giulio II della Rovere.

accadde oggi: 1 novembre

Giulio II della Rovere divenne papa proprio il 1° novembre del 1503, si distinse per il suo modo di condurre gli affari della chiesa. Volto a imporsi come sovrano spirituale ma ancor più difensore della temporalità della Chiesa, si distinse anche per il mecenatismo. L’idea di affrescare la cappella sistina dovete presumibilmente venirgli intorno il 1506, ma la storia di una delle opere più significative ha un’origine più antica.

Dell’esistenza di una cappella vaticana se ne fa menzione nella seconda metà del XIV secolo, ma subì lo stato di incuria, come tutti i beni della chiesa a Roma, durante la cattività avignonese. Uno dei progetti più ambiziosi dei papi una volta tornati in Italia fu proprio quello di intervenire con opere di recupero del tessuto urbano romano. Si deve proprio a Sisto IV della Rovere la ricostruzione e la decorazione della cappella che prese il suo nome. Esaminare oggi le mura di quello scrigno pittorico restituirebbe un resoconto dei procedimenti di riscotruzione utilizzati.

1 novembre, Cappella Sistina

Destinata alle solenni cerimonie del calendario liturgico non poteva che essere decorata in modo da restituire la magnificenza e il potere del pontefice. Il ciclo pittorico rappresentato, risultò omogeneo nonostante la partecipazione di molti diversi artisti di grande caratura. Parteciparono ad esempio, grandi pittori fiorentini, inviati proprio come segno di riconciliazione in seguito ala Congiura dei Pazzi. Nel 1483, invece si svolse la cerimonia di dedicazione alla Vergine Maria.

Nel 1504 intervenne Giulio II che in seguito al cedimento di una parete, ordinò un restauro ulteriore, ma con il crearsi di alcune crepe alcune opere vennero danneggiate irrimediabilmente. L’idea del restauro pittorico venne a Michelangelo nel 1506, ma poté fare ritorno a Roma solo l’anno successivo. Il restauro iniziato nel 1508 non si rivelò privo i insidie, brillantemente superate. Una tra le prime sfide affrontate riguardò la costruzione di un supporto architettonico realizzata grazie al Bramante. Michelangelo non soddisfatto del risultato provò a costruirne una da se e in seguitò dovette fare i conti con l’umidità delle pareti, la reazione tra gli agenti dei materiali.

1 novembre, Michelangelo

Le sfide furono molteplici ma alla fine Michelangelo riuscì a completare il suo incarico. Avrebbe dovuto occuparsi solo delle figure apostoliche, invece restituì la cappella affrescata con oltre trecento figure. La conclusione dei lavori avvenne il 31 ottobre, e dal 1 novembre 1512 si aprirono ufficialmente le porte della Cappella Sistina. Non finirono di certo quel giorno gli interventi di arricchimento di quella che secondo Goethe divenne luogo simbolo di ciò che un uomo è in grado di ottenere.