Manuela ChimeraPer questa scoperta dobbiamo andare a Teba, un piccolo comune vicino a Malaga, in Spagna. Qui gli archeologi dell’Università di Cadice hanno scoperto un’incredibile e monumentale complesso di dolmen, risalente a più di 5mila anni fa.
I dolmen di Teba
Tutto è avvenuto all’interno della necropoli di La Lentejuela. Già precedenza i ricercatori qui avevano identificato circa 13 tombe megalitiche, di forme e dimensioni varie. Si andava da sepolture piccole e semplici a monumentali dolmen.
Le tombe più antiche risalgono al tardo Neolitico e all’inizio dell’Età del Rame (intorno al IV millennio a.C.), mentre altri gruppi riutilizzarono queste camere funerarie anche durante l’Età del Bronzo.
Il nuovo complesso monumentale appena ritrovato è una tomba lunga 13 metri che si presenta in uno “stato di conservazione eccezionale”. Il co-direttore Serain Becerra ha parlato di uno dei “dolmen più monumentali e completi di tutta l’Andalusia”, mentre l’altro co-direttore Eduardo Vijande ha voluto sottolineare l’incredibile stato di conservazione del monumento.
Entrambi fanno parte del gruppo di ricerca Thalassa dell’Università di Cadice e lavorano all’interno del più vasto progetto Monumentalità, tempo e società: il fenomeno megalitico nella necropoli di La Lentejuela.
All’interno della struttura gli archeologi hanno ritrovato diversi ossari e corredi funerari intatti. Fra di essi figuravano materiali grezzi esotici come l’avorio, l’ambra e le conchiglie. Inoltre erano presenti anche pezzi di selce usati come punte di freccia, lame di selce di grandi dimensioni e una stupenda alabarda.
La scoperta è avvenuto a seguito di ben quattro campagne di scavo, con l’autorizzazione dell’Assessorato alla Cultura e al Patrimonio Storico dell’Andalusia e il sostegno finanziario del Comune di Teba.
Sempre per rimanere in Spagna, a inizio anno gli archeologi hanno dato anche la notizia del ritrovamento di un misterioso santuario romano all’interno di una grotta allagata.
