No, Armin e Berthold questa volta non c’entrano nulla. Lasciando per un attimo da parte L’Attacco dei Giganti, ecco che torniamo alla realtà di Roma. Proprio qui, infatti, gli archeologi hanno trovato un’antica testa di marmo colossale, fra l’altro molto ben conservata. La testa si trovava sotto via Alessandrina, a due passi dal Foro di Traiano. Ma chi raffigura tale testa?
La misteriosa testa di marmo colossale di Roma

Secondo le prime ipotesi, la testa colossale di marmo potrebbe raffigurare o Dioniso, dio del vino e dell’ebbrezza o anche un qualche imperatore romano. A condividere la scoperta sui social è stato Roberto Gualtieri, il sindaco di Roma. La statua presenta un volto maschile, con chioma folta ed espressione intensa.
Il manufatto si trovava incastrato in uno strato di mattoni medievali e malta di calce, vicino al Portico Trisigmentato, un colonnato con colonne di marmo alte più di 12 metri che un tempo si trovava all’ingresso del Foro di Traiano e che fu ideato dall’architetto Apollodoro di Damasco.

Il che vuol dire che, probabilmente, dopo la caduta dell’Impero romano, la testa fu riutilizzata come materiale da costruzione. Pratica assai comune: di recente la testa di una statua pagana era stata trovata in mezzo alle fondamenta di una chiesa romana. Anche lì probabilmente si trattava di un caso di riciclo architettonico.
Secondo gli esperti, la scultura potrebbe essere datata intorno all’inizio del II secolo d.C. Forse risale addirittura al regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.). In effetti, a guardarla bene, i tratti del viso, quei capelli ondulati, gli zigomi alti e l’espressione intensamente concentrata, ricordano molto da vicino i ritratti di Traiano.

Ma non tutti i ricercatori sono convinti che quella sia una testa dedicata all’imperatore. Questo perché anni fa, nella medesima area, era saltata fuori una testa marmorea similare che presentava tratti associati solitamente a Dioniso. Per questo qualcuno sostiene che si possa trattare di una raffigurazione del dio in questione.
Ma solo ulteriori analisi potranno fornire risposte più precise. Inoltre, una volta restaurata, la statua sarà esposta al pubblico nei Musei dei Fori Imperiali.