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Attaccatura dei capelli “a picco della vedova”? Forse deriva da una regina del XV secolo

Avete presente l’attaccatura dei capelli chiamata “picco di vedova”? Si tratta di quel tipo di attaccatura che forma una V nella parte anteriore dell’attaccatura, con V solitamente allineata al centro della fronte. Ebbene, pare che il nome derivi da una regina del XV secolo.

Curiosità sul picco di vedova

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Crediti foto: @Jean Bourdichon, Public domain, via Wikimedia Commons

In realtà il picco di vedova, o widow’s peak, compare già nel 1681. A detta dell’Oxford English Dictionary, fu il botanico inglese Nehemiah Grew a utilizzarlo per primo in un catalogo di “rarità naturali e artificiali” di pertinenza della Royal Society, conservate al Gresham College.

Grew utilizzava il termine per descrivere un tessuto utilizzato per coprire i genitali femminili, tessuto che aveva proprio questa forma. In realtà, però, prima di Grew, era in uso il termine widow’s lock, per indicare un ricciolo o un ciuffo di capelli sciolto sulla fronte. Nel folklore e nella superstizione, sia il picco di vedova che questo ciuffo erano considerati presagi sinistri. Si diceva, infatti, che chi nasceva con quelle caratteristiche sarebbe stato destinato a perdere il coniuge prima del previsto.

È stato ipotizzato che tale idea possa essere nata a causa della somiglianza fra questo tipo di attaccatura dei capelli e il biquoquet, un copricapo o cappuccio tradizionale delle vedove che faceva parte delle weeds, gli abiti da lutto.

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Crediti foto: @Kdhondt, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Tuttavia c’è chi ha scomodato una regina del XV secolo per spiegare questa nomea. La sovrana in questione sarebbe Anna di Bretagna, moglie di Carlo VIII di Francia. La storia ci insegna che, a seguito della morte di re Carlo, avvenuta nel 1498, il costumista reale di Anna le disegnò un copricapo a forma di V come parte del suo abito funebre.

All’epoca della morte del marito, Anna aveva solamente 22 anni. Forse provata dalla morte anzitempo del marito, si dice che la regina diede vita a una sorta di superstizione secondo la quale chiunque avesse un’attaccatura dei capelli a V, simile al suo cappuccio da vedova, era destinato non solo a perdere il proprio compagno in giovane età, ma era anche destinato a risposarsi in breve tempo.

Certo, forse si ritrovò a dover confezionare questa storia perché, solamente un anno dopo la morte del marito, con una velocità sorprendente, sposò Luigi, cugino di Carlo e nuovo re di Francia. Ma sono solo supposizioni.

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Crediti foto: @Dracula (1931), Public domain, via Wikimedia Commons

Tornando in epoca più attuale, ci sono diversi personaggi famosi e attori che vantano il picco della vedova. Fra di essi ricordiamo Leonardo DiCaprio, Fran Drescher, Keanu Reeves, Chris Hemsworth, Marilyn Monroe, Brooke Shields, Gary Cooper e anche Ronald Reagan.

Scomodando la letteratura, invece, ci sono diversi personaggi di romanzi descritti con tale caratteristica. Fra di essi ricordiamo Bella Swan della saga di Twilight e Hua Cheng della serie di romanzi La Benedizione dell’Ufficiale Divino.

Anche tanti vampiri sono descritti con questa caratteristica. E per un motivo ben preciso, almeno secondo Stanley Stepanic, esperto di Dracula e professore presso il dipartimento di Lingue e Letterature slave dell’Università della Virginia. Quando Dracula sbarcò a Hollywood, nel 1927, il ruolo del Conte Dracula fu affidato a Bela Lugosi. Il quale aveva questo tipo di attaccatura di capelli. Da lì in poi, il picco di vedova e l’accento dell’Europa orientale diventarono tratti stereotipati tipici dei vampiri.