Fotografia di anonimo, Castello di Orava, Slovacchia, 1921. L’attore Max Schreck, nei panni del Conte Orlok, celebre personaggio dell’ancor più celebre film Nosferatu il vampiro (1922), se ne sta seduto sul set cinematografico. Solamente osservando lo scatto, anche senza sapere di cosa si parla, corre un brivido lungo tutta la schiena. Stessa identica sensazione deve averla provata il cast del film, entro il quale si sono sviluppate delle leggende nere sull’identità, reale o presunta, di Schreck. Di quelle leggende e di quell’uomo, qui sopra tetramente raffigurato, voglio parlarvi quest’oggi.

Chi ama il cinema, e lo ama davvero, non può non conoscere il capolavoro di Friedrich Wilhelm Murnau. Magari sarà invecchiato male, e ad oggi una sua visione potrebbe non suscitare le stesse vibranti emozioni che oltre un secolo fa ripercuotevano le sale d’esposizione, ma fidatevi del sottoscritto quando vi dice che Nosferatu ha fatto la storia del cinema, nonché la storia della cultura novecentesca.
Qui però non voglio parlarvi del film in senso strettamente storico-artistico, o meglio, non voglio dirimere gli intrecci narrativi di un’opera che dovrebbe essere prima guardata e poi giudicata (sembra una banalità, ma di questi tempi sono obbligato a credere che non lo sia). No, la mia volontà è quella di sfruttare la percezione che si ha osservando la fotografia attorno a cui gravita l’articolo per poi sganciarvi qualche chicca sulle leggende nere di Nosferatu.

Dunque parto con la prima, inerente l’attore protagonista. Friedrich Gustav Max Schreck, per gli amici semplicemente Max Schreck, interpretò il Conte Orlok. E fin qui ci siamo. Il problema era che di lui si sapeva pochissimo; talmente spurie erano le informazioni sul suo conto che qualcuno mise in circolazione la voce secondo cui l’attore non era chi diceva di essere. Si disse quindi che fosse Murnau in persona, truccato a modo per incarnare il vampiro che il suo genio artistico aveva concepito. Tralasciando l’impossibilità dell’ipotesi (Murnau col dono dell’ubiquità?), restò comunque una delle pseudo-verità che a lungo alimentarono la fama dell’opera.

Più spaventosa la seconda leggenda sul conto di Schreck. Ci si chiese se il Conte Orlok personaggio non fosse davvero il Conte Orlok vampiro. Una creatura della notte in carne ed ossa al soldo di Murnau. D’altronde buona parte del film fu girato fra le amene stanze del Castello di Orava – esatto, il castello di cui già conoscete la storia se avete letto questo articolo – sepolcro e casa del vampiro.
A propagandare universalmente questa diceria ci ha pensato un altro film. Il ben più recente L’Ombra del Vampiro (2000) che per l’appunto avvalora la tesi dello Schreck vampiro sul set di Nosferatu.

La realtà dei fatti, ovviamente, era lontanissima da queste voci, che per quanto suggestive traevano linfa dall’infondatezza. Schreck era un caratterista berlinese che fino al 1921 aveva lavoricchiato qua e là in piccole produzioni. Dopo il ruolo cucitogli addosso dallo scaltro, opportunista e furbacchione Murnau (chi già sa, comprenderà), l’attore proseguì in una carriera più che dignitosa. Al 1933 recitò in più di 40 film, morendo accidentalmente nel 1936, all’età di 56 anni.




