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Rose Mackenberg, detective privata anti spiritisti insieme a Houdini

Questa è la storia di Rose Mackenberg, una stenografa diventata poi detective privata e terrore degli spiritisti degli anni Venti. Questo perché aiutò Houdini a smascherare centinaia di falsi spiritisti negli USA, entrando anche a far parte della task force di Houdini creata appositamente per stanare questi truffatori.

Rose Mackenberg, detective anti spiritisti

rose mackenberg
Crediti foto: @Wikimedia Commons, Public domain

Prima un po’ di cornice storica. Negli anni Venti gli USA erano caratterizzati da un mix di grandi ricchezze e un profondo senso di lutto. Durante la Prima Guerra Mondiale, infatti, erano morti più di 100mila americani. Altri 700mila, poi, erano morti durante la pandemia influenzale del 1918.

In questo clima il movimento dello spiritualismo riprese vigore. Tale movimento sosteneva che i defunti fossero ancora fra noi sotto forma di spiriti e che fosse possibile comunicare con loro nelle giuste circostanze e avendo i giusti mezzi.

Tantissime persone addolorate si fecero abbindolare e cercarono di entrare in contatto con i loro cari defunti, spendendo fior di quattrini e generando un’industria in rapida espansione. Che vantava anche dei nomi illustri: sir Arthur Conan Doyle, Thomas Edison e Mae West erano fra i personaggi più noti che credevano nello spiritualismo.

Ma ovviamente c’erano anche dei detrattori. E fra di essi spiccava Rose Mackenberg. Originariamente una stenografa, decise in seguito di diventare una detective privata. In realtà in origine anche lei credeva nel soprannaturale. Ma le cose cambiarono radicalmente nel 1925 quando le affidarono il caso di un investitore che aveva perso denaro in azioni seguendo i consigli di un fantomatico “sensitivo”.

Houdini Bess cerca di contattare il marito defunto

Mackenberg chiamò in aiuto, per risolvere il caso, Harry Houdini. Il quale non era solamente un esperto nelle fughe, ma era anche un acerrimo detrattore dello spiritualismo. Harry Houdini è noto a tutti come un artista della fuga. Ma aveva anche un secondo lavoro, meno pubblicizzato. Infatti si dilettava anche di smascherare le frodi all’interno della comunità spiritualista.

L’atteggiamento di Houdini nei confronti del sovrannaturale variava dall’indifferenza alla curiosità. Le sue esperienze in merito, però, lo convinsero che medium e similari fossero ciarlatani che si approfittavano del dolore delle persone disperate per spillare loro soldi. Inoltre era anche infastidito dal fatto che presunti maghi professassero di possedere poteri magici o psichici. Tanto che spesso si dilettava di eseguire i loro stessi trucchi solo per poter dimostrare a tutti di poterli fare senza alcun aiuto sovrannaturale.

Ma torniamo a Mackenberg. Dopo che le fu affidato il caso dell’imprenditore finito sul lastrico a causa di un sensitivo, la detective contattò Houdini per chiedere una consulenza. All’epoca Houdini aveva già creato una squadra di investigatori che lo aiutava a smascherare i medium. E rimase così colpito dal lavoro di Mackenberg che le chiese di unirsi alla sua task force.

Iniziò così la carriera di Mackenberg come smaschera-truffatori. Indagò su più di 1.000 medium, a suo parere tutti impostori. La task force di Houdini seguiva una procedura standardizzata. Mackebnerg solitamente si recava in una città prevista nel tour di Houdini prima di costui. Poi si travestiva e cercava gli spiritisti di zona.

Travestita da madre in lutto, vedova o altro, partecipava a una seduta spiritica usando uno pseudonimo. Poi raccontava al medium di turno di aver perduto un marito, figlio o parente. Era così brava a mimetizzarsi che diverse chiese spiritualiste la fecero entrare nei loro ranghi. Tanto che nella cerchia di Houdini divenne nota come The Rev.

Una volta spiegò al St. Louis Post-Dispatch che pur non essendosi mai sposata, durante queste sedute spiritiche aveva ricevuto messaggi da 1.000 mariti e dal doppio di figli. Tutti invariabilmente le dicevano di essere felici dove si trovavano, il che, ragionandoci bene, non era poi molto lusinghiero nei suoi confronti.

Houdini ovviamente le aveva insegnato tutti i trucchi usati dai medium durante le loro finte sedute. Per esempio, le fotografie con doppia esposizione creavano l’illusione di apparizioni spettrali. Le voci disincarnate, invece, erano create con apposite “trombe spiritiche”. E le parlò anche dei tavoli inclinati e di assistenti nascosti nell’oscurità.

Mackenberg raccolse le prove di qualsiasi cosa sospetta e le riportò poi a Houdini, il quale poi univa il tutto per creare una colossale smentita che declamava a gran voce dal palco dei suoi spettacoli. Fra l’altro molti spiritisti erano soliti andare a vedere gli spettacoli di Houdini, il quale li chiamava per nome accusandoli di truffa durante tali spettacoli. Quando i medium negavano, ecco che Houdini faceva salire sul palco Mackenberg, la quale snocciolava tutte le prove in suo possesso.

Ovviamente Houdini e Mackenberg non erano in cima alla lista dei preferiti della comunità spiritualista, motivo per cui Houdini portava sempre con sé una pistola. E insistette con Mackenberg affinché facesse altrettanto.

Houdini seduta spiritica

Ma il caso più importante di Mackenberg fu quello del 1926. All’epoca la detective stava aiutando Houdini a prepararsi per testimoniare al Congresso, dove il mago voleva sostenere il disegno di legge di Copeland-Bloom. Tale disegno voleva vietare la pratica della “veggenza” a Washington DC, condannando chi la praticava a una multa di 250 dollari (circa 4.500 dollari oggi) o a un periodo in prigione di sei mesi.

Sempre travestita, prima dell’udienza Mackenberg incontrò due delle medium chiamate a testimoniare contro il disegno di leggo. In seguito la detective raccontò ai legislatori che una delle medium aveva dichiarato che diversi senatori si erano rivolti a lei per delle lettura, cosa assolutamente scandalosa.

Come potrete ben immaginare, la seduta si trasformò nel caos più assoluto. Fu necessario chiamare più volte la polizia, durante le pause del procedimento si scatenavano continue risse nei corridoi e il marito di una delle medium quasi prese a pugni in faccia Houdini.

Alla fina la legge non passò, il che deluse profondamente Houdini. Il quale però forse un po’ se lo aspettava. Una delle medium incontrate da Mackenberg era Madame Marcia Champney, una delle nemiche più temibili del mago. Il fatto è che Champney era una presenza fissa alla Casa Bianca: la moglie di Warren G. Harding si avvaleva spesso dei suoi servizi. In effetti le sue letture giocarono un ruolo chiave nelle scelte della sua amministrazione.

Quando Houdini morì all’improvviso il giorno di Halloween del 1926, Mackenberg fu fra gli amici intimi che ricevettero un codice segreto da parte del mago. Con questo codice il mago voleva effettuare un ultimo test: se davvero esisteva un aldilà, avrebbe provato a contattarli. Risultato: dopo più di 20 anni dalla sua morte e nonostante numerosi medium sostenessero di aver contattato Houdini, Mackenberg era ancora in attesa di ricevere il suo messaggio segreto.

La detective continuò a indagare e a insegnare ad altri il mestiere anche dopo la morte di Houdini. Visse a Manhattan, in un appartamento ben illuminato perché anni di sedute spiritiche le avevano rese invise le stanze buie. Morì single, senza mariti e figli (con buona pace dei medium che continuavano a sostenere di ricevere messaggi per lei dall’aldilà da presunti mariti e figli), nel 1968, all’età di 75 anni.