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Foto del giorno: Biosfera 2 per la futura colonizzazione spaziale

Foto del giorno: Biosfera 2 per la futura colonizzazione spaziale

Fotografia di Peter J. Menzel, Oracle, Arizona, USA, 1990. Una tempesta desertica investe la struttura di ricerca scientifica Biosfera 2 (Biosphere 2). La fotografia di Menzel ottenne una menzione d’onore al World Press Photo Contest del 1991. In effetti lo scatto è suggestivo; lascia molto spazio all’immaginazione, come se il complesso di ricerca di colore bianco già si trovasse in un luogo altro rispetto al nostro pianeta Terra. Ironico, visto che all’interno di questa struttura si studia il “sistema Terra”, e lo si fa dal lontano 1987.

Foto del giorno: Biosfera 2 per la futura colonizzazione spaziale

Concentriamoci un attimo sul potenziale espressivo della fotografia di Peter J. Menzel – poi vi prometto che affronteremo il lato più storico e scientifico dell’argomento. Sulla sezione destra della foto una scarica di fulmine squarcia il cielo del deserto dell’Arizona, mentre in primo piano si stagliano le imponenti strutture geodetiche e piramidali di vetro e acciaio del complesso. La natura selvaggia, imprevedibile e violenta del mondo esterno contrasta con l’idea di ordine e controllo totale che l’esperimento voleva esercitare sugli ecosistemi racchiusi all’interno. È come se la foto ci dicesse: “Fuori, la forza indomabile del pianeta; dentro, un tentativo umano di ricrearlo e dominarlo”.

Biosfera 2 è un nome già di per sé evocativo. Sì, perché la “Biosfera 1” è la Terra, mentre la “Biosfera 2” era concepita come una replica artificiale della vita terrestre in scala ridotta. Il complesso, costruito a Oracle (contea di Pinal, Arizona), si estendeva per 1,27 ettari ed era completamente sigillato.

Biosfera 2 esperimento sopravvivenza ecosistemi 1991

Al suo interno gli scienziati riprodussero cinque ecosistemi principali. Nell’ordine: una foresta pluviale tropicale, una savana, un deserto, una palude d’acqua dolce e perfino un “oceano” con barriera corallina. Chiaramente ci furono spazi dedicati all’agricoltura e al suo sviluppo in ambienti di volta in volta diversificati.

L’esperimento più noto partì nel 1991, quando otto persone (quattro uomini e quattro donne) entrarono in isolamento totale per due anni, vivendo solo con le risorse prodotte dentro la biosfera. Da una parte si volle studiare la sostenibilità ecologica; capire quindi se fosse possibile mantenere in equilibrio un ambiente chiuso, con riciclo di aria, acqua e nutrienti. In secondo luogo, si ambì alla preparazione di future missioni spaziali. Con la Biosfera 2 era necessario offrire un modello per possibili colonie su altri pianeti, in particolare su Marte.

Biosfera 2 Arizona centro di ricerca

Ci furono difficoltà, controversie, problemi legati ai fondi per la ricerca, ma il progetto Biosfera 2 attirò abbastanza attenzione mediatica da sopravvivere alle critiche. Dopo un periodo di relativo disuso, l’Università dell’Arizona lo acquistò dall’ente federale di sviluppo e ricerca. Il passaggio di mano è avvenuto nel 2007 e da allora il centro, che ha cambiato nome in University of Arizona Biosphere 2, serve all’ateneo per la conduzione di esperimenti e ricerche sul già citato “sistema Terra“.