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5 leggi medievali ancora oggi in vigore in Europa: parte II

5 leggi medievali ancora oggi in vigore in Europa: parte II

Bene, dopo la prima parte dedicata alle 5 leggi medievali ancora oggi in vigore nella cara buon vecchia Europa, ho deciso di stendere un secondo e conclusivo capitolo sulla tematica. Senza perderci in ulteriori indugi, iniziamo questo rinnovato viaggio fra le disposizioni legislative più antiche seppur valide – in larga o in minima parte – nei paesi del Vecchio Continente. Allora, da dove cominciare…

5 leggi medievali ancora oggi in vigore in Europa: parte II

1- I cigni sono proprietà del re, Regno Unito. Sapevate che tutti i cigni non marcati che nuotano nelle acque dell’Inghilterra e del Galles sono, per legge consuetudinaria, proprietà del monarca? Alcune famiglie aristocratiche hanno tuttora il diritto di possedere cigni marcati. Oltre loro, nessuno. La legge risale al XIII secolo (formalizzata nel periodo di Edoardo IV, ma già operativa nel XII secolo). I cigni, in particolare i cigni reali (cygnus olor), erano considerati una prelibatezza sulle tavole nobiliari, tanto da essere riservati alla Corona.

leggi medievali cigno reale

Il diritto di proprietà reale è oggi simbolico, ma viene rievocato ogni anno durante lo Swan Upping, una specie di censimento fluviale, oltre che una cerimonia tradizionale sul Tamigi. Dopo avervi detto tutto ciò, ne consegue un’ovvia riflessione. Cosa succede se, per sbaglio, recate danno ad un bellissimo e dolcissimo cigno reale, che so, in quel di Cardiff? Se vi becca la polizia di Sua maestà, per voi sono guai: multa e rischio di finire in carcere.

2- Pesca libera, anzi, liberissima nelle acque nordiche, Norvegia. Se sei un cittadino norvegese e vuoi pescare nel porticciolo del tuo paesino, beh, puoi farlo senza rendere conto a nessuno. Non esistono concessioni formali, né patenti di pesca. La norma deriva dalla Gulatingsloven, uno dei più antichi codici legislativi norvegesi, risalente al X-XI secolo. Essa si fonda sulla consuetudine germanico-scandinava che proteggeva il diritto d’accesso alla natura.

leggi medievali pesca in Norvegia

Nel tempo la consuetudine è stata rimodulata affinché non cozzasse con le moderne disposizioni di legge. Ad esempio in Norvegia esiste una legge sulla pesca interna che tuttavia esenta da questa libertà riservata ai cittadine la pesca del salmone. Va bene tutto, ma non toccate il salmone ai norvegesi.

3- Vendere pane avvelenato? Vietatissimo in Francia. Per fortuna che ci sono i nostri cugini d’oltralpe, i quali hanno ben pensato pensato di formulare una legge in cui si specifica che mettere sul mercato del pane potenzialmente tossico per la salute umana è cosa scorretta e per questo proibita. L’origine storica della legge è da rintracciare nei provvedimenti reali (ordennances royales) del XIV-XV secolo.

leggi medievali pane avvelenato

In realtà erano disposizioni volte a proteggere la salute pubblica durante crisi di carestia e dal consumo di pane adulterato (ad esempio con gesso, farina avariata o cenere). Il principio legislativo è sopravvissuto nel tempo, adattandosi ai cambi di regime e alle seguenti mutazioni in materia di legge.

4- No alle passeggiate notturne in Germania. Le leggi sul coprifuoco e la sicurezza urbana risalgono ai Weichbildordnungen (ordinanze cittadine) del Basso Medioevo (XIV-XV secolo), quando le città tedesche tentavano di mantenere l’ordine con severi controlli notturni. In origine le ordinanze servivano a inibire la circolazione notturna senza permesso o giustificazione. Un bel modo per mettere una toppa ad eventuali e comuni furti, incendi, risse o insurrezioni.

leggi medievali borgo tedesco

C’è da dire come alcune città abbiano mantenuto norme restrittive fino all’Ottocento inoltrato, salvo poi abrogarle per ovvi motivi. Oggi se sopravvivono, lo fanno sotto forma di regolamenti urbani o municipali. Tuttavia si tratta di avvisi facoltativi, nel rispetto della quiete comunitaria notturna, non di vere e proprie leggi, che se infrante conducono a pene previste dall’autorità competente.

5. Il Treason Act del 1351, Inghilterra. Era un bel giorno del 1351, re Edoardo III, preso da una crisi di autostima, si domandò “come posso punire chi osa tradire me e di conseguenza la corona dei Plantageneti?” – dopo qualche minuto di arduo ragionamento, partorì il Treason Act. Si trattava di una legge utile a dirimere cosa costituisse e cosa non costituisse tradimento a danno della monarchia inglese. Secondo il Treason Act del 1351 è considerabile tradimento: uccidere il re, combattere contro il sovrano, cospirare contro la corona e recare offesa/danno alla famiglia reale.

leggi medievali treason act 1351

Vi farà piacere scoprire che, sebbene doverosamente aggiornato nel corso dei secoli, la legge non ha mai conosciuto l’abrogazione. Tecnicamente la norma sul tradimento è ancora oggi in vigore. Nel 1998 il massimo organo giudiziario britannico ha revocato la pena capitale per l’alto tradimento, inserendo al suo posto l’ergastolo. Si tratta di una delle leggi medievali inglesi più antiche attualmente valide.