Torniamo per un attimo in Egitto perché qui gli archeologi hanno scoperto tre nuove tombe del Nuovo Regno, risalenti a più di 3mila anni fa. Queste tombe egizie si trovavano dentro il cimitero chiamato Dra abu el-Naga, vicino a Luxor, l’antica Tebe. Ma a chi appartenevano queste tombe? Non a faraoni e nobili, bensì a funzionari importanti non collegati, però, alla famiglia reale.
Ipotesi sulle tre nuove tombe egizie

Gli archeologi hanno spiegato che i tre defunti, tutti uomini fra l’altro, erano funzionari importanti o dei templi o dei silos deputati alla raccolta del grano nell’antico Egitto. Si trattava, dunque, di personalità di rilievo, anche se non nobili e non imparentate con la famiglia reale. Per questo motivo erano stati tumulati nel cimitero di Dra Abu el-Naga, situato vicino al Nilo e necropoli che era destinata a ospitare proprio le spoglie dei personaggi importanti non nobili.
Una delle tombe pare che appartenesse a un uomo chiamato Amon-Em-Ipet. Lavorava in un tempio o in una tenuta dedicata al dio Amon. L’uomo visse durante la XIX dinastia (1295-1186 a.C), quando i territori dell’Egitto andavano dalla Siria al Sudan.

La tomba si compone di un piccolo cortile, un corridoio e una camera funeraria. Le pitture murali ancora visibili mostrano scene di banchetti, offerte funerarie e anche una processione funebre. Come spesso accade, poi, in passato la tomba fu occupata anche da altri defunti, motivo per cui scavarono un altro corridoio.
Le altre due tombe, invece, sono datate all’inizio della XVIII dinastia (1550-1295 a.C.). La prima appartiene a Baki, uno dei supervisori dei silos di raccolta per il grano. La sua tomba presenta un cortile a forma di corridoio che si collega a un secondo cortile. In quest’ultimo vi è un ingresso che porta a una cappella mai terminata e corredata di pozzo funerario.
L’altra tomba, invece, risale all’inizio della XVIII dinastia e appartiene a un uomo chiamato Es. Costui aveva diversi titoli: era sia uno scriba che uno dei supervisori del tempio di Amon. In questo caso la tomba si compone di un ingresso, un piccolo cortile e una serie di camere incompiute, fra cui anche un pozzo funerario.

Se ve lo state chiedendo: no, la presenza dei cortili non è insolito. Katherine Slinger, docente di archeologia Egizia presso l’Università di Manchester e non coinvolta nello studio, ha spiegato che le tombe del Nuovo Regno presenti nella necropoli non reale di Tebe e in quella di Dra Abu el-Naga avevano quasi tutte dei cortili.
Era la normalità in quanto si trattava di cortili realizzati a scopo rituale, da usare durante i funerali dei defunti e durante le feste che si svolgevano nella necropoli. Fra l’altro a volte questi cortili erano anche condivisi fra tombe vicine.