In un impeto di ingordigia nazionalista, gli Stati Uniti, non contenti di avere dalla loro anche il nuovo papa, hanno deciso di rivendicare pure la paternità del Tyrannosaurus rex. Infatti, secondo un nuovo studio pubblicato su Royal Society Open Science, il temuto e famosissimo tirannosauro sarebbe originario degli USA. O meglio: dell’America settentrionale, quindi dei territori che oggi conosciamo come USA e Canada. È una provocazione, si comprende, ma perché annunciarlo ai quattro venti?
Il Tyrannosaurus rex è “statunitense”? No, ovvio che no, ma…

In realtà il Tyrannosaurus rex ha un albero genealogico assai esteso, che spazia fra i continenti. Nello studio in questione i ricercatori hanno spiegato che gli antenati diretti del T. rex sono asiatici, ma l’ultimo di questi antenati arrivò in Nord America tramite un ponte di terra che, 70 milioni di anni fa, collegava l’Asia con le Americhe.
Poi da lì migrò verso il sud. Il che permise, un paio di milioni di anni dopo, la comparsa del T. rex, il quale poi si diffuse negli attuali territori nordamericani. Lo studio ha poi scoperto un altro dato interessante. Il rapido tasso di crescita delle dimensioni dei tirannosauridi, gruppo a cui ovviamente afferisce anche il T. rex e dei megaraptor (un gruppo strettamente collegato ai tirannosauri, misteriosi grandi dinosauri carnivori di cui hanno trovato pochi esemplari e che avevano teste sottili e braccia molto lunghe, con artigli anche di 35 centimetri) avvenne durante un netto raffreddamento del clima mondiale, raffreddamento che avvenne 92 milioni di anni fa dopo un picco di temperatura.
Questo ha permesso di ipotizzare che i tirannosauri e i loro cugini stretti erano dinosauri maggiormente adatti ai climi più freddi rispetto ad altri gruppi di dinosauri. Cassius Morrison, dottorando presso la facoltà di Scienze della Terra dell’UCDL e autore principale dello studio, ha spiegato che i ricercatori da sempre si accapigliano, culturalmente parlando, in merito all’origine geografico del tirannosauro.
Al momento i paleontologi sono divisi in due grossi schieramenti: da un lato abbiamo i sostenitori degli antenati asiatici, dall’altro quelli del Nord America. Il modello proposto dallo studio ha voluto dare un colpo al cerchio e una alla botte. In un perfetto esempio di diplomazia paleontologica ha accontentato tutti. Infatti lo studio sostiene che i “nonni” del T. rex siano arrivati in Nord America dall’Asia. Come? Beh, attraversando lo Stretto di Bering fra Siberia e Alaska.

Morrison ha ricordato che questa spiegazione si adatta meglio ad altre ricerche precedentemente svolte. In tali studi gli autori avevano dimostrato che il T. rex era più strettamente imparentato con cugini asiatici, tipo il Tarbosaurus che non con i parenti nordamericani, fra cui il Daspletosaurus.
Nel Nord America i paleontologi hanno ritrovato decine di fossili di T. rex. Tuttavia i fossili del suo antenato diretto si trovano ancora nascosti da qualche parte in Asia. Lo studio ha poi concluso che il T. rex, inteso come tale, si è evoluto nel Nord America. Più precisamente questo sarebbe avvenuto nella Laramidia, la parte occidentale del continente.
Inoltre, per quanta riguarda i megaraptor, secondo lo studio erano maggiormente diffusi nel mondo rispetto a quanto ipotizzato finora. Anche loro, forse, erano originari dell’Asia, circa 120 milioni di anni fa, diffondendosi poi in Europa e nella parte meridionale del Gondwana (quindi Africa, Sud America e Antartide). Solo che finora nessuno ha trovato fossili di megaraptor in Europa o Africa.

Quello che è certo è che sia i tirannosauridi che i megaraptor raggiunsero dimensioni enormi più o meno in contemporanea. Questo avvenne 92 milioni di anni fa quando il clima si raffreddò dopo il picco di temperature noto come Massimo Termico Cretaceo. Questa crescita coincise anche con l’estinzione dei carcarodontosauridi, altri carnivori giganti, la cui dipartita di massa lasciò un vuoto in cima alla catena alimentare. Vuoto che presto T. rex e dai megaraptor occuparono.
Considerate che verso la fine dell’era dei dinosauri il T. rex pesava qualcosa come nove tonnellate. Vuol dire che pesava più o meno quanto un grande elefante africano o un carro armato leggero. I megaraptor, invece, erano arrivati ad una lunghezza stimata di 10 metri.