Storia Che Passione
Sfortunati soprannomi reali: dal "Re Fannullone" all'imperatore "Copronimo"

Sfortunati soprannomi reali: dal “Re Fannullone” all’Imperatore “Copronimo”

C’è chi passa alla storia per aver regnato su territori apparentemente sconfinati, chi per aver dimostrato un coraggio in battaglia fuori da ogni logica umana, chi ancora si è distinto fra le personalità della sua epoca per intelligenza, acume politico e scaltrezza. Figure che oggi ricordiamo con nomi e relativi epiteti a dir poco altisonanti. Vedasi i vari Alessandro Magno, Riccardo Cuor di Leone, Solimano il Magnifico. Poi ci sono tutti gli altri. Sovrani, duchi, conti, marchesi, baroni – scegliete voi insomma – che hanno impresso il loro nome negli annali per qualità tutt’altro che encomiabili. La storiografia li ricorda più per le loro malefatte o per ciò che non riuscirono a fare, ma soprattutto li “celebra” con alcuni dei più sfortunati soprannomi reali. Volete degli esempi? Bene, sono qui per questo.

Sfortunati soprannomi reali: dal "Re Fannullone" all'imperatore "Copronimo"

Costantino V Isaurico, detto il Copronimo – Chi mastica greco antico sa benissimo cosa significa questo infelice nomignolo. Copronimo deriva da “Koprónymos” che a sua volta fa riferimento al sostantivo “kopros”, ossia “feci, letame”. Il Basileus dei Romei dal 741 fino al 775, figlio prediletto della dinastia Isauriana, fu ostinatamente avversato dai detrattori iconoduli (favorevoli alle icone).

Sfortunati soprannomi reali Costantino V Copronimo

Il perché è abbastanza scontato; egli fece propria la crociata iconoclasta. Furono questi detrattori politici e religiosi ad affibbiargli l’epiteto Copronimo, letteralmente “nome di sterco”. Si dice dopo aver defecato nell’acqua battesimale il 25 dicembre del 718. Per lo stesso motivo in alcune fonti si trova citato come Costantino V Ouralýphios, che tradotto significa Costantino V Unto con l’Urina. Imperatore, ti siamo vicini.

Luigi V di Francia, detto il Fannullone – Sì, il Fannullone, ma anche l’Ignavo, l’Infingardo e ancora l’Indolente. Che cosa ha fatto l’ultimo sovrano carolingio dei Franchi Occidentali per meritarsi tutti questi sfortunati soprannomi reali? Rispondo alla domanda con un’altra domanda, perché sarebbe meglio chiedersi: cosa non ha fatto per addossarsi tutti questi sgraditi appellativi?

Sfortunati soprannomi reali Luigi V

Metto le mani avanti e vi dico che i soprannomi, proprio perché così accesi e cattivi, vanno contestualizzati. Sì, è vero che Luigi V regnò per poco più di 15 mesi, morendo giovanissimo (a 20 anni durante una battuta di caccia), senza aver risolto un bel niente – militarmente e politicamente parlando – per il suo regno già in profonda crisi, da ben prima che egli salisse al trono. Fra l’altro non lasciò eredi diretti, fornendo l’assist perfetto ad Ugo Capeto e alla dinastia regnante che da lui prenderà nome. Però c’è anche da dire che proprio per questi motivi il potere della corona francese era quello che era, con i detrattori che avevano gioco facile nel farsi beffe degli ultimi carolingi (un po’ come era successo due secoli prima con gli ultimi merovingi). Tutta una questione di autolegittimazione capetingia; ma a farne le spese fu il povero Luigi V.

Enrico II di Babenberg, detto Jasomirgott – Per il primo Duca d’Austria, vissuto nell’XII secolo, è riservato uno dei soprannomi più originali di sempre. Ci sono diverse teorie in merito: una, la meno divertente a dire il vero, sostiene che Jasomirgott, traducibile in “Che sia fatta la volontà di Dio” o “Che Dio mi aiuti”, sia riferito al fatto che Enrico II di Babenberg partecipò alla Crociata del 1146.

Sfortunati soprannomi reali Enrico II di Babenberg

La seconda versione, che ritengo essere la più frizzante, vede nella contrazione della più estesa frase tedesca “Ja so mir Gott helfe”, “Sì, che Dio mi aiuti”, un modo carino per far fronte alle mille problematiche del suo tempo. Enrico ce la metteva tutta, ma aveva bisogno di una manna dal cielo, metaforicamente e letteralmente parlando.

Vittorio Emanuele III di Savoia, detto il Re Soldatino – e niente, fa già ridere così.

Sfortunati soprannomi reali Vittorio Emanuele III