Diamo torto forse a Era se era un tantinello gelosa di Zeus? Certo, magari avrebbe potuto evitare di punire solo le amanti del marito e prendersela più che altro con il fedifrago, ma questo è un altro discorso. Zeus, oltre che re degli dei nella mitologia greca, potrebbe anche essere considerato il re dei latin lover e dei gigolò più impenitenti. Questo perché ebbe tantissime amanti. Il che generò anche numerosissimi figli e figlie.
Tutte le amanti e i figli di Zeus

Solitamente, quando si pensa a Zeus, ci ricordiamo non solo che era sposato con Era, ma anche che fece delle scappatelle amorose uno stile di vita. E da queste scappatelle, ovviamente, nacquero dei figli. I gemelli Artemide e Apollo, Atena, Persefone, Hermes, Efesto, Ares, Dioniso, Ebe, Ilizia, Eris, Eracle, Perseo, Elena, Mida… Tutta sua prole. Ma questi sono solamente quelli più famosi. Perché in realtà ne ebbe molti di più.
Per questo motivo oggi andremo a vedere tutte (o quasi) le amanti di Zeus con annessa discendenza. Probabilmente qualche figlio ce lo saremo anche scordato, ma sono così tanti e i miti che ne parlano sono così numerosi (e con parecchie versioni), che tenere il conto è alquanto difficile.
Per le sue scappatelle Zeus non era selettivo: che fosse una dea, una ninfa o una mortale, a lui poco importava. Se era bella e colpiva la sua attenzione, era fatta. Partiamo dunque dalle divinità, iniziando da quelle più famosi e passando poi alle divinità minori.
Prima di iniziare l’elenco, ricordatevi che i personaggi di cui leggerete i nomi, a seconda dei miti, degli autori e delle diverse versioni in cui se ne parla, potrebbero cambiare leggermente il loro background, nonché i loro genitori.

Divinità maggiori amanti di Zeus – Iniziamo doverosamente da Era, la moglie ufficiale di Zeus. Dalla sua legittima (e irascibile, ma a ben ragione) consorte ebbe Ares (dio della guerra), Efesto (il dio fabbro degli dei), Ebe (la coppiera degli dei), Eris (la dea della discordia, quella della mela d’oro alla più bella, Paride e della guerra di Troia), Ilizia (dea del parto e della fertilità) ed Enio (personificazione delle urla furiose in battaglia).
Continuiamo con Demetra che, fra l’altro, era pure sorella di Zeus. Ma ehi, Game of Thrones non si è inventato niente. Da lei Zeus ebbe Persefone, colei che diventerà poi la moglie di Ade, il fratello di Zeus. Quindi in pratica una ragazza figlia di fratello e sorella che sposa poi lo zio, fra l’altro zio sia da parte paterna che materna. C’è di che farsi venire il mal di testa. Le cose peggiorano quando alcuni miti sostengono che dalla stessa Persefone ebbe tre figli, Zagreo, Sabazio ed Eubuleo.
Altre divinità, Titani e esseri divini amanti di Zeus – Fra divinità minori, Titani e altri esseri divini capitati nel mirino di Zeus c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dalla Musa Calliope, per esempio, ebbe i Coribanti, diventati poi sacerdoti di Cibele. E dalla stessa Cibele ebbe Agdistis, dalla doppia natura, sia maschile che femminile. Da Climene si dice che ebbe Mirtilo, mentre da Dione pare che abbia avuto Afrodite, la dea dell’amore. Anche se le origini di Afrodite sono dibattute e, personalmente, preferisco la versione nella quale Afrodite sia una divinità antecedente a Zeus e agli olimpi, figlia della spuma del mare e di una certa parte anatomica di Urano. Sì, proprio quella parte.
Da Dino ebbe le Ninfe, divinità minori collegate alla natura, mentre da Doride ebbe Scamandro, dio dell’omonimo fiume presente anche nell’Iliade. Da Echidna dalla coda di serpente, madre dei mostri, ebbe Agatirso, Gelono e Scite. Inoltre da Eris, secondo alcuni miti un’altra sua figlia, ebbe Ate e Lite. E da Eos, altra figlia, ebbe Ersa, dea personificazione della rugiada. Dalla titanide Eurinome ebbe le Cariti (Aglaia, Eufrosine e Talia) e Asopo.
Curioso il caso di Ferea: alcuni miti sostengono che da lei ebbe Ecate, ma qualcuno sostiene che Ferea sia uno degli appellativi della stessa Ecate. E comunque Ecate è una divinità di origine preindoeuropea che venne poi assimilata nella mitologia greca e romana. Da Leto, invece, ebbe i gemelli Artemide e Apollo. Dalla divinità del mare Leucotea ebbe Pattolo, divinità del fiume omonimo, mentre dalla Peliade Maia ebbe Hermes.
E ancora: Atena sarebbe figia di Zeus e Meti, una delle Oceanine, mentre dalla titanide Mnemosine ebbe le Muse (in alcune versioni le tre originali, quindi Aiode, Melete e Mneme, mentre in altre abbiamo le 9 Muse, Calliope, Clio, Erato, Euterpe, Melpomene, Polimnia, Tersicore, Talia e Urania). Secondo alcune versione Nemesi fu la madre anche di Elena di Troia, ma la versione più diffusa è che Elena fu figlia di Zeus e Leda di Sparta (in questo caso Zeus si trasformò in cigno).
Da Ora ebbe Colasso, da Selene la dea della luna ebbe Ersa (la stessa personificazione della rugiada di cui sopra, a quanto pare si è indecisi su chi fosse la madre), il leone di Nemea e Pandia, la personificazione del plenilunio e dalla titanide Temi ebbe Astrea (simbolo della giustizia), Nemesi (della della giustizia per quanto riguardava i delitti non risolti o quelli rimasti impuniti), le Ore (Auso, Carpo e Tallo della Prima Generazione, Dike, Irene ed Eunomia della Seconda Generazione e Ferusa, Euporia e Ortosia della Terza Generazione. E no, i Pokémon all’epoca non c’erano ancora), le Moire (Atropo, Cloto e Lachesi) e le Esperidi (Egle, Eritea ed Esperetusa).
Amanti di Zeus mortali, ninfe e varie ed eventuali – Come dicevamo prima, Zeus non si concesse relazioni extraconiugali solo con divinità, titanidi e affini.
Partiamo dalle mortali. Uno dei semidei più famosi, dunque figlio di un dio e di una mortale, fu di sicuro Eracle. E ovviamente era figlio di Zeus e Alcmena (secondo alcune versioni, però, Eracle era figlio di Zeus e dell’Oceanina Lisitoe). Da Antiope ebbe Anfione e Zeto, mentre dalla regina fenicia Cassiopea ebbe Atinnio. Dalla principessa di Argo, Danae, ebbe il celebre eroe Perseo (in questo caso Zeus si presentò alla principessa sotto forma di pioggia d’oro). Mentre Piritoo, uno degli Argonauti e grande amico di Teseo, fu il figlio che ebbe dalla principessa Dia. Da Elara o Larissa ebbe il gigante Tizio, mentre dalla principessa Europa (questa volta si era trasformato in toro) ebbe Minosse, Radamanto, Sarpedonte, Dodone e Carno.
Con la principessa Io, nascosto da una nuvola d’oro, ebbe Epafo e Ceroessa. Dalla sfortunata Lamia, donna tramutata poi in mostro, ebbe Scilla e la Sibilla Libica. La principessa di Iolco Laodamia, invece gli diede Sarpedonte, Claro e Temone. Da Leda regina di Sparta ebbe Polluce (che insieme al fratello Castore era noto come i Dioscui) ed Elena. Una versione della storia sostiene che Leda si unì prima Tindaro e poi a Zeus, sotto forma di cigno. Successivamente Leda depose due uova: dalla prima nacquero Castore e Clitennestra, i figli di Tindaro, dalla seconda Polluce ed Elena, i figli di Zeus. Zeus ebbe un figlio anche con Mera, di nome Locro, mentre dalla principessa argiva Niobe ebbe Argo e Pelasgo.
Insieme a Pandora, nipote della Pandora del vaso, ebbe Greco e Latino, mentre da Pluto ebbe Tantalo. Da Pirra, figlia di Pandora, ebbe Elleno, mentre da Protogenia, la prima donna mortale nata dopo il diluvio universale, ebbe Etlio e Opo. Da Semele, figlia a sua volta di Cadmo e Armonia, ebbe Dioniso, mentre da Tia, figlia di Deucalione e Pirra, ebbe Magnete e Macedone.

Passando alle ninfe o altre figure figlie di divinità a loro volta o di titani, ecco che da Asteria ebbe Ecate, da Calice figlia di Eolo ebbe Endimione e dalla ninfa Callisto ebbe Arcade. La ninfa Carme gli diede Britomarti, compagna di caccia di Artemide. Ebbe anche un figlio con la maga Circe, figlia di una titanide: Fauno. La ninfa Egina gli diede Eaco, mentre dalla Pleiade Elettra ebbe Corito, Dardano, Iasione, Armonia ed Emazione.
La ninfa Imalia gli diede Cronio, Spartaio e Chito, mentre dalla Danaide Isonoe ebbe Orcomeno e dalla ninfa dei boschi Otreide ebbe Meliteo. La Pleiade Taigete ebbe con Zeus il figlio Lacedemone,
Infine da Anasitera ebbe Oleno, da Boetea Egipan, da Eurimedusa ebbe Mirmidone, da Eurinome ebbe Talia, da Eurodia ebbe Arcesio, da Garamantine ebbe Iarba, da Iodama ebbe Tebe, da Talia ebbe le divinità gemelle note come Palici, da Ninfa ebbe Saone e dall’arpia Podarga ebbe Balio e Xanto, i cavalli guidati da Audomedonte sul cocchio di Achille.
Ci sarebbe poi qualche figlio aggiuntivo. Da una figlia di Boristene ebbe Targitato, da madri sconosciute ebbe Ate, Corinto, Crinaco, Lamo, Litai, Oneso, Solimo, Tiche e Trie e da una nuvola ebbe Nefele.
Amanti uomini – Sì, una volta Zeus si innamorò anche di un ragazzo, ovviamente un principe, Ganimede. Che da rampollo troiano venne promosso anche lui coppiere degli dei.