La famiglia reale inglese è sempre stata al centro di teorie cospirative ben prima delle tristi vicende che accompagnarono la principessa Diana. Le voci in merito a presunti scandali e pettegolezzi circolano sin dai tempi di William the Conqueror e comprendono strane parentele con Jack lo Squartatore, ascendenze vampiresche e teorie transgender.
Le più strane e curiose teorie cospirative sulla famiglia reale inglese

Le teorie complottistiche perseguitano la famiglia reale britannica sin dai tempi della conquista normanna. Dal 1066 queste teorie accompagnano questo o quell’esponente della famiglia reale. Alcune sono veramente assurde, ai confini della realtà.
Guglielmo il Conquistatore morì in battaglia – La storia ci insegna che incoronarono Guglielmo (William), Duca di Normandia, come re Guglielmo I d’Inghilterra la mattina di Natale del 1066, a seguito della Battaglia di Hastings. Tuttavia, già durante lo stesso conflitto, circolarono voci secondo le quali Guglielmo era in realtà morto in battaglia. Ma si trattava di voci. Vero, il primo assalto delle forze normanne fu un assoluto disastro, ma il re sopravvisse. Inoltre cavalcò avanti e indietro sul campo di battaglia senza elmo per dimostrare a tutti che era vivo e incitare i soldati a combattere ancora.
Guglielmo II fu ucciso dal fratello – Uno dei figli di Guglielmo I fu Guglielmo II, il quale salì sul trono inglese nel 1087. Non era molto amato, anzi, gli inglesi lo vedevano come un tiranno. Gli stessi baroni normanni avrebbero preferito vedere sul trono il fratello Robert, in modo che governasse sia l’Inghilterra che la Normandia. Così complottarono per rovesciare Guglielmo.
Considerate anche che Guglielmo, oltre a comportarsi da tiranno intransigente, aveva confiscato le terre che il padre aveva lasciato in eredità a Enrico, il fratello minore. Litigò con la Chiesa, costringendo l’arcivescovo di Canterbury a fuggire in esilio, alla ricerca dell’aiuto del papa.
Quindi quando Guglielmo II morì prematuramente, inevitabilmente cominciarono a circolare le voci su una possibile interferenza del fratello. La storia narra che, durante una battuta di caccia nel 110, una freccia vagante colpì accidentalmente Guglielmo al petto. Walter Tirel, un partecipante alla caccia, avrebbe scagliato tale freccia.
Il re morì sul colpo, vittima di un incidente di caccia. Tuttavia Tirel, temendo le ripercussioni, fuggì in Francia, guardandosi bene dal tornare in Inghilterra. Ebbene: secondo la teoria dei cospirazionisti, Tirel non era un semplice cacciatore come gli altri, bensì un assassino. Si vociferava che fosse stato assoldato dal fratello Enrico, secondo in linea di successione al trono. Inoltre lo stesso Enrico era presente durante la battuta di caccia. Tuttavia se ne andò non appena accertata la morte di Guglielmo, in modo da farsi subito incoronare a Londra.
Riccardo Cuor di Leone e il re di Francia erano amanti – Mentre il padre, Enrico II, era ancora sul trono, si dice che il futuro re Riccardo I stringesse un’amicizia così forte con Filippo II, il giovane re di Francia. Anzi: l’amicizia era così stretta che in tanti iniziarono a parlare di una storia d’amore fra i due.
Ruggero di Howden, cronista e confidente di re Enrico II, sostenne che mentre Filippo ed Enrico avevano stipulato una pace precaria, ecco che Riccardo rimase con il re di Francia, mangiando nello stesso piatto e dormendo di notte nello stesso letto.
Le parole del cronista vennero interpretate come il fatto che i due, in gioventù, fossero amanti segreti. In realtà, probabilmente, voleva dire che i due erano politicamente vicini, cosa che creava preoccupazioni a Enrico.

La manomissione del testamento di Enrico VIII dopo la morte – Poteva forse mancare Enrico VIII in questo elenco di presunti complotti a carico della famiglia reale inglese? Tutto nasce dal fatto che, un mese prima della sua morte, avvenuta nel gennaio del 1547, Enrico VIII fece una serie di modifiche al suo testamento.
Secondo alcuni, però, tali modifiche, non furono opera del re, bensì di una cospirazione riformista nata in seno alla sua cerchia ristretta. Vista la salute che peggiorava e il fatto che il figlio Edoardo era ancora giovane, nel precedente testamento Enrico aveva indicato chi doveva far parte del “consiglio di reggenza”. Questo consiglio avrebbe governato al posto di Edoardo fino a che questi non fosse stato pronto.
Vedendo avvicinarsi la morte, Enrico modificò il testamento, eliminando una serie di nomi dal consiglio di reggenza. Fra questi nomi spiccavano quelli del vescovo di Winchester e di Thomas Howard, il duca di Norfolk. Erano entrambi noti antiriformisti che volevano far tornare l’Inghilterra alla religione cattolica. L’ipotesi è che eventuali falsificatori del testamento reale fossero riformisti che non vedevano di buon occhio questi rivali.
Elisabetta I era un uomo – Sappiamo che Elisabetta I non si sposò mai e non ebbe figli. Era una donna capace, astuta e arguta, molto fredda nelle sue decisioni. E nella mente misogina di qualcuno, questo voleva per forza dire che Elisabetta I era in realtà un uomo.
Chi crede a questa storia di fantasia sostiene che Elisabetta morì di febbre durante l’infanzia e che la sua istitutrice la sostituì segretamente con un ragazzo che le somigliava, in modo da evitare le ire del padre, Enrico VIII. E c’è ancora chi crede a questa storia.
Giacomo I fu avvelenato – In realtà diverse voci perseguitarono la vita di Giacomo I d’Inghilterra (VI di Scozia). Tuttavia la summa del cospirazionismo lo raggiunse nel momento della sua morte. I documenti storici dell’epoca sostengono che Giacomo morì nel 1625 di una “febbre terzana”, cioè di una febbre intermittente e violenta. Possibile che tale febbre fosse correlata ai problemi renali di cui soffriva.
Giacomo, però, non voleva seguire le terapie standard proposte dai suoi medici. Così iniziò a ingurgitare intrugli preparati da George Villiers, duca di Buckingham e suo consigliere. A seguito della morte del re, iniziarono a circolare voci secondo le quali sarebbe stato il duca ad avvelenarlo. E c’era chi sostenne che dietro le accuse pubbliche di avvelenamento lanciate dal medico scozzese George Eglisham, ci fosse una cospirazione internazionale guidata dalla corona spagnola volta a creare un clima di sfiducia fra il popolo britannico, screditando nel contempo anche Villiers.
Jack lo Squartatore era il nipote della regina Vittoria – Uno dei misteri più impenetrabili della storia inglese contemporanea è la reale identità di Jack lo Squartatore, il responsabile degli omicidi di Whitechapel. Numerose le personalità celebri sospettate di nascondersi dietro questo nome, fra cui l’artista londinese Walter Sickert, il medico reale sir William Gull e lo scrittore Lewis Carroll. E nel calderone dei nomi ci finì anche quello del principe Alberto Vittorio, duca di Clarence e Avondale, nipote della regina Vittoria e secondo in linea di successione al trono.
All’epoca Alberto aveva 24 anni. Il suo nome saltò fuori quando un medico che conosceva la figlia del dottore (ambarabàciccìcoccò…) della famiglia reale, affermò che uno dei membri della famiglia reale aveva contratto la sifilide da una prostituta mentre si trovava all’estero. Nessuno pronunciò un nome specifico, ma i dettagli del rumors indicavano chiaramente ad Alberto. Questa teoria sostiene che la malattia gli distrusse il cervello, cosa che lo spinse a uccidere diverse donne per vendetta.

La regina Vittoria approvò gli omicidi di Jack lo Squartatore – Esiste un’altra versione di questa teoria del complotto che sostiene che Alberto ebbe un figlio illegittimo da una commessa cattolica di Londra. Per garantire la legittimità del bambino e la sua pretesa al trono, la storia narra che Alberto abbia sposato in segreto la ragazza. Gli omicidi sarebbero stati messi in atto su approvazione della regina stessa, in modo da cercare di evitare che una cattolica salisse al trono.
Ovviamente tutto ciò è pura fantasia: quando avvennero alcuni degli omicidi, Alberto non si trovava a Londra.
Il figlio segreto e illegittimo della principessa Margaret – Più recentemente, una teoria complottistica sostiene che la principessa Margaret, la ribelle sorella minore della regina Elisabetta II, a seguito del naufragio del suo matrimonio con il fotografo Antony Armostrong-Jones, ebbe diversi corteggiatori. E forse anche un figlio segreto con Peter Townsend, ufficiale sposato della RAF che lavorava come scudiero nella casa reale.
Nel 1952 Tosend divorziò dalla moglie e chiese a Margaret di sposarlo. I due si fidanzarono segretamente, anche perché all’epoca Margaret aveva meno di 25 anni e aveva bisogno del permesso della regina per sposarsi, permesso che Elisabetta non le diede. Resero poi pubblica la loro relazione, ma la principessa vi pose fine nel 1955 in quanto, per poter sposare un uomo divorziato, avrebbe dovuto rinunciare al suo posto in linea di successione, al suo reddito e ai suoi privilegi reali.
Secondo i complottisti, però, prima di arrivare a quel punto, a inizio del 1955, Margaret diede alla luce segretamente il figlio avuto da Towsend. Il bambino sarebbe poi stato cresciuto in Kenya, lontano dai riflettori della stampa. Ma le date non coincidono: Towsend nel 1953 fu spedito a Bruxelles e lui e la principessa non si videro per due anni. Inoltre in quel periodo la principessa partecipò a diversi eventi pubblici e in nessuno si evidenziò mai una possibile gravidanza.
Carlo III è un vampiro – Terminiamo con una delle teorie cospirazioniste più recenti. Praticamente Carlo III sarebbe un lontano discendente di Vlad l’Impalatore. E in quanto tale sarebbe un vampiro in segreto.
Effettivamente re Carlo è un consanguineo di Vlad. Tramite la sua bisnonna, Maria di Teck, moglie di Giorgio V, ecco che Carlo è pronipote di Vlad l’Impalatore. I legami famigliari ci sono e Carlo è ancora imparentato con la restante discendenza reale rumena. Ma sul fatto che sia un vampiro, beh, tutto dipende da quanto uno crede che i vampiri esistano veramente. E che il vampirismo sia una questione di genetica.