Importante scoperta nella necropoli di San Giuliano, all’interno del Parco Regionale Marturanum, vicino a Barbarano Romano. Qui gli archeologi hanno scoperto una tomba etrusca. Direte voi: e cosa c’è di strano nello scoprire una tomba in una necropoli? Nulla, se non fosse che questa tomba etrusca è del tutto intatta, cosa non sempre scontata.
Cosa sappiamo di questa nuova tomba etrusca?

La Necropoli di San Giuliano, il cui nome deriva dall’omonima chiesa medievale di San Giuliano, è uno dei cimiteri etruschi più importanti di Italia. Ricordiamo per esempio che, fra le sue tombe, una delle più importanti è la cosiddetta Tomba della Regina: è la più grande e risale al V secolo a.C.
Recenti scavi condotti dalla Baylor University in collaborazione con il Ministero della Cultura italiano, autorità governative locali e funzionari del parco, hanno permesso di ritrovare una nuova tomba, intatta. Gli archeologi, infatti, dopo aver tolto la lastra che sigillava la sepoltura, si sono trovati di fronte a una camera funeraria intatta.

Al suo interno c’erano dei vasi di ceramica riccamente dipinti, ovviamente in stile etrusco-geometrico. Ma non solo: la stanza conteneva anche un letto funebre, una vasca e altri manufatti funerari in bronzo.
Secondo le prime stime dei ricercatori, la tomba risale alla fine del VII secolo a.C. La dottoressa Barbara Barbaro, direttrice archeologica della Soprintendenza, ha ricordato che la Necropoli di San Giuliano conta più di 500 tombe sparse lungo tutto l’insediamento. E la maggior parte di esse, sin dall’antichità, si trova nel sottosuolo.
Inoltre è molto raro riuscire a ritrovare una tomba etrusca intatta. Il che spiega il perché di tanto fermento per l’eccezionalità di questa nuova scoperta. Trovare una tomba intatta non è fondamentale solo per la sua tutela, ma anche perché offre agli studiosi uno sguardo inalterato della vita dell’epoca tramite i rituali di morte.

Ovviamente adesso la tomba e il suo contenuto dovranno essere ulteriormente studiati e sottoposti a opere di conservazione. L’idea alla base, però, è quella di poter inserire anche questa tomba in mostre future in modo da far apprezzare anche al pubblico questa incredibile scoperta.