Manuela ChimeraQuesta volta la scoperta non è frutto del lavoro mirato degli archeologi, bensì un ritrovamento occasionale. A riportare alla luce questo misterioso monumento rupestre nel santuario faunistico di Khao Noi Khao Pradu, nel bel mezzo della foresta thailandese, ci hanno pensato delle guardie forestali durante un normale pattugliamento di routine.
Il misterioso monumento rupestre della foresta thailandese
Il Khano Noi Khao Pradu Wildlife Sanctuary, a Phitsanulok, è un santuario faunistico che si estende su 129 km2, ricoperti di fitta foresta. Qui trovano rifugio mammiferi, rettili, uccelli e anfibi rari.
Mongkhon Khamsuk, responsabile del Phukhat Wildlife Sanctuary, ha spiegato che fra il 14 e il 16 agosto scorso, una squadra di pattuglia delle guardie forestali era stata inviata per controllare le principali aree forestali. Il loro compito era quello di controllare che non ci fossero bracconieri all’opera.
Tuttavia questa volta, invece di incontrare dei bracconieri, immaginatevi la loro sorpresa quando si sono imbattuti in questo monumento rupestre antico su cui nessun essere umano posava gli occhi da chissà quanti anni.
Gli archeologi devono ancora esaminare il sito. Tuttavia le autorità sospettano che il monumento, ribattezzato per il momento come Grotta di Takung, possa fornire informazioni importanti in merito alle attività umane della zona. E probabilmente si tratta di informazioni mai registrate prima d’ora.
Khamsuk ha parlato poi di una “scoperta straordinaria”. La grotta, infatti, rappresenta una risorsa naturale vitale, pur mantenendo contemporaneamente uno status di punto di riferimento storico e culturale. Ovviamente saranno necessari ulteriori studi per capire a che epoca risalga, a cosa servisse e quali popolazioni fossero soliti utilizzarlo.
Secondo Khamsuk, poi, le future ricerche nella Grotta di Takung le conferiranno il rango di sito di doppio patrimonio nel nord della Thailandia, in quanto monumento sia naturale che culturale.
Inoltre la scoperta sottolinea ancora una volta l’importanza del lavoro delle guardie forestali, sia per preservare la fauna selvatica e l’ecosistema dall’azione dei bracconieri, sia come occasionali scopritori di tesori storici nascosti.
